Pelazzi (Argenta Soa): Costruzioni settore cruciale per tenuta del PIL ma le prospettive non sono rosee in Italia come in Basilicata. Di seguito la nota itnegrale.
Secondo la survey del Centro Studi di Argenta Spa per le imprese l’attuazione del PNRR presenta molte criticità all’orizzonte.
Costo del denaro: al Sud, in particolare, il costo medio di un finanziamento è superiore di circa un punto percentuale rispetto al Nord.
Questi alcuni elementi del report del Centro Studi sulla filiera delle costruzioni nei primi nove mesi del 2023 che sarà presentato domani a Capri in occasione del 38° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a cui interverrà tra gli altri il Presidente dell’ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia.
“Il settore edile è stato uno dei principali motori della ripresa dell’economia italiana e della Basilicata dopo la pandemia e il conflitto russo-ucraino: rispetto ai livelli pre-Covid il valore aggiunto delle costruzioni è più alto del 33%, correndo a una velocità di crescita pari a circa quattro volte quella del manifatturiero (+8,5% nello stesso periodo) e dei servizi (+7,7%) e a fronte di un arretramento nell’agricoltura (-5,0%). E’ un settore cruciale per tenuta del PIL ma le prospettive non sono rosee”.
Lo dichiara Giovanni Pelazzi, Presidente di Argenta Soa (http://www.argentasoa.it), una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche, nell’anticipare i dati principali del report del Centro Studi della società sulla filiera delle costruzioni nei primi nove mesi del 2023 che sarà presentato domani a Capri alle 9 e 30 nel workshop di apertura del 38° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria dedicato a “Pnrr e Infrastrutture per il rilancio del Mezzogiorno” a cui interverrà tra gli altri il Presidente dell’ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia.
“L’economia italiana- spiega Pelazzi- sta uscendo dalla fase di recente crisi avendo mostrato significativi segnali di resilienza, almeno fino al primo trimestre di quest’anno, con il PIL che ha ampiamente superato i livelli pre-Covid (+2,1%) e che ha mostrato una dinamica migliore di quella rilevata nelle altre principali economie europee.
È attesa in rallentamento nella seconda parte del 2023 e per buona parte del 2024. Il grado di incertezza sulle dinamiche future è estremamente elevato e soggetto a rischi inattesi (come il recente conflitto esploso in Medioriente) che potrebbero fortemente intaccare le prospettive globali e nazionali”.
Per Pelazzi “Il settore edile è stato uno dei principali motori della ripresa dell’economia italiana dopo la pandemia e il conflitto russo-ucraino, grazie anche al PNRR, avviato nel 2021 e da completarsi entro il 2026 secondo tempi e modalità concordati con la Commissione europea, che ha dato e continuerà a dare un robusto sostegno alla dinamica dell’attività nel settore, nonostante alcune incertezze legate alla tempistica di realizzazione di alcune misure”.
Un settore trainante per l’occupazione
Per il Centro Studi di Argenta Soa dal solo comparto delle costruzioni deriva circa la metà dell’aumento occupazionale.
“Tra i settori- spiega Pelazzi- è quello che ha contribuito maggiormente alla ripresa occupazionale. Sono stati creati oltre 170 mila posti di lavoro, contribuendo in misura sostanziale ad alleviare il disagio economico di molte famiglie che, anche in un periodo di forte crisi economica, hanno potuto accedere ad un lavoro e ottenere una retribuzione.
Nonostante la forte ripresa dell’occupazione, mancano nel settore delle costruzioni 160 mila occupati, ma risulta introvabile circa il 70% dei giovani da assumere. Legato all’elevata età media dei lavoratori edili si aggiunge il problema che entro i prossimi cinque anni usciranno per pensionamento circa 165mila addetti delle costruzioni e dovranno essere sostituiti”.
Dopo la forte crescita degli ultimi due anni, il comparto edile, secondo il Centro Studi di Argenta SOA, sta mostrando segnali di significativo indebolimento.
“Gli investimenti- continua Pelazzi- sono diminuiti nel secondo trimestre e le informazioni attuali non lasciano intravedere un’inversione di tendenza nel breve periodo, tenuto conto dell’incertezza legata al Superbonus che sta allontanando imprese e privati dal suo utilizzo”.
Costo del denaro: al Sud, in particolare,il costo medio di un finanziamento è superiore di circa un punto percentuale rispetto al Nord
“A pesare sul futuro del settore- spiega Pelazzi- sono gli impatti dell’inflazione e del costo del denaro per famiglie e imprese, oltre all’incertezza che rende più difficile programmare le strategie sia per le imprese che per le famiglie.
Pur se l’inflazione mostra segni di graduale decelerazione, i prezzi restano ancora elevati.
Inoltre, l’aumento del costo di finanziamento per le famiglie è alto: il costo medio di un mutuo a tasso fisso oggi è intorno al 5%, per il credito al consumo è quasi al 9%, mentre sono saliti contestualmente i prezzi di vendita degli immobili.
Per le imprese i tassi sono intorno al 4% medio e si sono irrigiditi i criteri di garanzia richiesti dalle banche con il risultato che si è ridotta la domanda di prestiti (oltre il 5% in meno a luglio, secondo Banca d’Italia).
Al Sud, in particolare, sempre secondo Banca d’Italia il costo medio di un finanziamento è superiore di circa un punto percentuale rispetto al Nord.
Se si considera che le aspettative sono di un calo dei prezzi nel prossimo anno, le famiglie sono portate a rinviare le scelte di acquisto delle abitazioni (nel secondo trimestre -16% le vendite di abitazioni in un anno).
Questa situazione potrebbe avere effetti gravi per le imprese del comparto”.
Per le imprese l’attuazione del PNRR presenta molte criticità all’orizzonte
Secondo la survey condotta in estate dal Centro Studi di Argenta SOA su un campione di imprese con attestazione SOA, composto da una maggioranza (il 67%) che ha partecipato a gare pubbliche negli ultimi mesi.
“Dalla nostra rilevazione- continua Pelazzi- per le imprese intervistate, l’attuazione del PNRR presenta molte criticità all’orizzonte e i rischi che si perda un’occasione straordinaria sono elevati: il 61% delle rispondenti dichiara infatti che non ci sono le condizioni per poter realizzare i lavori infrastrutturali e di costruzioni previsti.
Le principali preoccupazioni delle imprese intervistate si focalizzano prevalentemente su tre aspetti: il principale (69% delle risposte) è l’aumento del costo del credito (che impatta su domanda e offerta), seguito carenza di personale qualificato (61% delle risposte) e da problemi di liquidità (38% delle risposte) per una riduzione dei margini e per le accresciute garanzie richieste dalle banche.
Con particolare riferimento al Codice degli Appalti, per il 63% delle imprese intervistate può rendere più veloce la realizzazione delle opere”.
L’evento di domani
L’evento si aprirà con i saluti del Presidente del Comitato Interregionale del Mezzogiorno dei Giovani Imprenditori di Confindustria GI SUD Domenico Lorusso e gli interventi di apertura del Presidente dell’ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia e del Presidente di Argenta Soa Giovanni Pelazzi.
Seguirà la tavola rotonda, moderata dal Segretario Generale del think tank Competere.eu Roberto Race, a cui prenderanno parte Giusy Lovecchio per la Direzione Generale per lo Sviluppo Economico Regione Basilicata, il Dirigente della Sezione Competitività del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia Giuseppe Pastore, l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata Gabriella Megale, l’amministratore delegato del Gruppo Gabetti Roberto Busso e il docente di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e Fondatore di Protom Spa Fabio De Felice.
“Il PNRR- spiega il Presidente del Comitato Interregionale del Mezzogiorno dei Giovani Imprenditori di Confindustria Domenico Lorusso- è la grande opportunità e la grande sfida che oggi devono saper cogliere le classi dirigenti del Paese. Una delle priorità è il rilancio del Mezzogiorno che deve essere dotato delle infrastrutture necessarie per far competere gli ecosistemi imprenditoriali con i competitor globali. Nel workshop affronteremo luci ed ombre di questo percorso”.
“Con il secondo rapporto annuale realizzato dagli analisti del Centro Studi- dichiara il Presidente di Argenta Soa Giovanni Pelazzi- analizziamo le dinamiche del settore delle costruzioni nei primi 9 nove mesi del 2023 e accendiamo i riflettori su una filiera strategica per l’Italia. Il settore edilizio si conferma ancora oggi come uno dei maggiori contributori all’incremento del PIL italiano, un dato che assume una rilevanza cruciale nell’ambito delle strategie indirizzate alla crescita del Paese, legate alla tenuta e alla crescita occupazionale”.