Dal 30 settembre al 7 ottobre si è svolta a Matera la 4^ edizione del Matera Film Festival, Di seguito l’intervento di Michele Cornacchia, amministratore di Pine Film Production.
Terminata anche questa quarta edizione del Matera Film Festival si possono apprezzare il progresso nella ricerca d’innovazione dei nuovi linguaggi, l’attenzione ai contenuti culturali e la capacità di intercettare ospiti di primo piano, tanto nazionali quanto internazionali.
Su tutti, particolare menzione va riservata a Terry Gilliam, personalità eclettica cofondatore dei Monty Python e regista di film leggendari del calibro di Brazil, Le avventure del Barone di Münchausen, La leggenda del re pescatore, L’esercito delle 12 scimmie e Paura e delirio a Las Vegas e a Peter Greenaway, considerato uno dei più emblematici cineasti britannici e protagonista assoluto del cinema d’autore mondiale.
Di Federico Cornacchia, regista altamurano laureatosi in Inghilterra presso la prestigiosa University for the Creative Arts di Farnham, la commissione del festival ha scelto e proiettato il suo cortometraggio dal titolo Frog and Mouse (Rana e Topo) ispirato all’omonima fiaba di Esopo.
Questo corto, dai connotati spiccatamente didascalici, vuole mettere in evidenza alcune fra le più caratterizzanti peculiarità degli esseri umani, come la cupidigia, l’avarizia, l’arroganza,ricorrendo anche ad una fotografia molto attenta e capace di fare uso sapiente ed evocativo dei colori.
Proprio la fotografia – attraverso inquadrature minuziosamente studiate ed espressioni degli interpreti che trasudano tanto pathos da ricordare gli attori delle tragedie greche – mostra impietosamente come siano proprio le persone oneste e probe a venire sottomesse e raggirate dagli individui che biecamente ne approfittano.
L’impegno realizzativo del cortometraggio traspare però anche dai costumi particolarmente curati, dalla scenografia degna di lavori ben più blasonati, dai dialoghi sagaci ed emozionanti.
La visione del lavoro è stata molto gradita dal pubblico, e non avrebbe potuto essere altrimenti date le premesse
Dopo la proiezione, l’intervento del regista è stato supportato dalla vicepresidente del festival, la ben nota ed apprezzata Anna Rita del Piano.
Il pubblico ha partecipato con calore ed attenzione, non lesinando applausi e domande; in particolare i presenti hanno dimostrato di voler conoscere quali nuovi progetti il regista avesse in programma.
Federico Cornacchia ha entusiasmato non solo gli astanti, ma anche i cittadini pugliesi e lucani, quando ha rivelato di voler girare non solo in Basilicata ma anche nella vicina Puglia, territori straordinari, ricchi di bellezze naturali dal fascino inusitato, che sarebbero ulteriormente valorizzati laddove inquadrati da una telecamera sapientemente adoperata da una regia tanto premurosa e riconoscente verso le proprie origini.
E’ stato piacevole anche l’incontro con il regista Peter Greenway e sua figlia.
Padre e figlia, sin da subito hanno accantonato distacco e formalismi e hanno interagito cordialmente con gli interlocutori, dissertando di tematiche sociali e di come il cinema rappresenti uno strumento impareggiabile per trasmettere valori e messaggi ad una società sempre più disattenta e indifferente.
Eppure, nonostante il tenore degli argomenti affrontati, il grande regista non ha voluto risparmiarsi di manifestare pubblicamente quanto sia rimasto affascinato dai luoghi materani, non escludendo di prendere in considerazione la città dei Sassi come location per una sua futura opera d’arte cinematografica.
Si comprenderà come, con queste premesse, la quinta edizione del Matera Film Festival sia destinata a riservare sorprese ancora più eclatanti ed elettrizzanti.