Gli amanti del vino non rinunciano al piacere di mangiare e bere fuori casa, nonostante l’attuale incremento del costo della vita. Nel dettaglio delle specifiche categorie di bevande, il 40% dei consumatori preferisce il vino come drink, una tendenza tutta italiana che rende la categoria terza dopo birra e aperitivi. Alvaro De Anna (Pilota Green), organizzatore di Vini da Terre Estreme – che si terrà i prossimi 28-29-30 Ottobre 2023 nello scenario di Matera, a Palazzo Malvinni Malvezzi e nelle sale dell’Auditorium del Conservatorio Egidio R. Duni – ricorda che l’evento di Matera oltre che ai “vignaioli eroici” è aperta ai “wine lovers” , gli appassionati del vino, categoria in crescita.
Secondo l’indagine firmata da Cga by NielsenIQ, e presentata in “Milano Wine Week”, osservando le varie tipologie, il vino fermo traina la categoria: lo scelgono infatti 3 consumatori su 4 (75%), mentre vino frizzante (44%) e vino da dessert (28%) si posizionano al secondo e terzo posto. Inoltre, il vino fermo, se paragonato a quello frizzante, detiene una posizione dominante con il 53% degli acquirenti che dichiara di berlo esclusivamente rispetto alle bollicine.
Quanto all’identikit degli appassionati del vino, il 60% degli intervistati afferma che uscire per mangiare e bere fuori casa rimane una priorità fondamentale. Ma non solo: il 71% frequenta locali con una continuità uguale o maggiore rispetto a 3 mesi fa, spendendo la stessa cifra, o addirittura superiore. Dall’indagine emerge poi come il consumatore italiano sia alto-spendente, con un reddito medio familiare superiore ai 38mila euro, e paga mensilmente circa 103€ per mangiare e bere fuori casa, collocandosi prevalentemente nella fascia d’età degli over 55 (44%). Il 62% frequenta settimanalmente i locali e vive generalmente in grandi aree urbane (69%).
Carta dei vini: quali sono i criteri di scelta di un buon bicchiere di vino
Prima di scegliere un calice di vino, gli italiani controllano in primis la provenienza, elemento di garanzia per la qualità del prodotto selezionato. La regione (37%) e il paese d’origine (32%) si collocano al primo e al secondo posto, seguiti subito dopo dalla reputazione (23%). Dall’analisi emerge anche che gli italiani (88%) sono i primi consumatori a livello mondiale a prediligere vini del proprio Paese, seguiti da Nuova Zelanda (85%) e Francia (78%).
Infine, tra i cultori del vino, più di un terzo (37%) indica la qualità del prodotto come caratteristica imprescindibile per la scelta del proprio drink (+7 punti percentuali rispetto al consumatore medio). Fattore meno rilevante per definire un vino di qualità è il prezzo, che si posiziona solamente al sesto posto (19%) e non influisce in maniera consistente.
“Concedersi un calice di vino fuori casa – sottolinea De Anna – è un piacere a cui gli italiani non vogliono rinunciare. A Matera in “Vini da Terre Estreme”, operatori professionali e wine lovers potranno assaggiare oltre 250 etichette proposte da piccole realtà della produzione vinicola eroica del nostro Paese”.
A Palazzo Malvini Malvezzi domenica 29 e lunedì 30 ottobre sono in programma workshop e due MasterClass guidate da esperti e momenti di approfondimento alla scoperta di “Vini da Terre Estreme”, con degustazione libera ai banchi assaggio. MasterClass aperta agli operatori professionali e media sui vini eroici
“Il coraggio di essere unici: i vini che non c’erano”.
domenica 29 ottobre – Guidano la degustazione Paolo Ianna (Cultore del mondo del vino) e Renato Grando (Docente, storico dell’alimentazione)
Numero chiuso su prenotazione – max 40 posti.
MasterClass aperta agli operatori professionali e media sui vini eroici
“Il coraggio di essere unici: i vini che non c’erano”.
Lunedì 30 -Guidano la degustazione Paolo Ianna (Cultore del mondo del vino) e Renato Grando (Docente, storico dell’alimentazione) . Numero chiuso su prenotazione – max 40 posti.