Gianni Leggieri, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: Nel “campo largo” dove trovano spazio i volenterosi. Di seguito la nota integrale.
La mia riflessione dei giorni scorsi sull’importanza di adeguate politiche di sviluppo per i nostri borghi ha riscosso significativi apprezzamenti da tanti colleghi Consiglieri regionali, sindaci e consiglieri comunali. Si tratta di un tema che sin dal mio ingresso nella massima assise locale ho posto all’attenzione, seppur dai banchi dell’opposizione, di chi ha governato e tuttora governa la nostra regione, ma prima ancora dell’opinione pubblica. Un tema che si inserisce nel discorso più generale dello sviluppo e del benessere diffuso, due direttrici che devono riguardare le nostre comunità e che passano da interventi mirati con le persone da mettere al centro di ogni ragionamento.
Per questo motivo sono convinto si debba ampliare il più possibile la discussione sul futuro della Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali. In questi giorni si leggono tante notizie relative a campi che si aprono, che si allargano, si restringono e che, secondo le convenienze e gli umori di qualcuno, spariscono prima ancora di nascere. I media, ovviamente, cercano di fare il loro lavoro al meglio, dando le notizie. I partiti, i movimenti politici, gli esponenti della società civile fanno bene a parlarsi e a discutere per conoscersi e per trovare, eventualmente, delle convergenze. Se si condividono alcuni punti precisi di un redigendo programma elettorale e politico, sono certo che si potrebbe aprire una fase davvero nuova, aperta allo scambio di idee, esperienze diverse che convergono in un’unica direzione: il bene dei lucani e della Basilicata. Ragionare senza preconcetti, con idee da mettere a confronto, credo che sia una regola aurea.
Ecco perché sono convinto che allargare il campo degli interlocutori – sono affezionato per varie ragioni all’espressione “spazio dei volenterosi” – sia molto utile in questo momento in cui prendono corpo alcune strategie per la Basilicata di domani. Se chi è alternativo a questo centrodestra, con il “sedicente governo del cambiamento”, e a queste destre tutte selfie e sguardi truci, è bene che si confronti e che si esprima. Credo che solo una discussione alla pari, senza pregiudizi e senza autoreferenzialità (senza mai tralasciare i programmi) possa consentire di partire dalle fondamenta per poi edificare la casa in cui condividere esperienze.
Mettiamo le idee in campo, il più largo possibile, nello “spazio dei volenterosi”. Io ci credo.