Nuovo disciplinare bonus gas Regione Basilicata, intervento Rosalba Guglielmi (ABACO Basilicata): restano fuori ancora i “fessi”. Di seguito la nota integrale.
In merito al nuovo disciplinare sul bonus gas viene spontaneo tirare fuori le debite conclusioni: Restano fuori ancora i “fessi”.
Cioè i ligi cittadini che si sono fidati delle notizie apprese tramite il numero verde e le FAQ,che hanno chiamato civilmente denunciando il mancato riconoscimento del bonus e si sono sentiti chiedere:
il vostro gestore è nell’elenco delle imprese aderenti al progetto pubblicato sul sito APIBAS?
Sì ,hanno risposto, nella ormai comunicazione binaria introiettata e applicata( in altri tempi qualcuno si sarebbe interessato sui criteri seguiti per formare l’elenco e se si fosse esplicitamente chiesto alle compagnie la loro volontà di partecipare al bando e non si fosse semplicemente limitati a compilare un elenco in base alle aziende fornitrici di gas che risultavano operanti, come appurato a posteriori).
Al secondo consistente pagamento senza usufruire del famoso bonus si è richiamato al famoso numero verde, è stato chiesto loro di verificare il semaforo sulla applicazione, è verde?
Sì, hanno risposto.
Gli hanno detto di non preoccuparsi, si trattava di un ritardo di canalizzazione (?) ma non c’erano problemi.
Alla terza bolletta senza integrazione qualcuno ha cominciato a chiedere approfondimenti con l’ente fornitore di competenza, che in qualche caso ,solo su esplicita richiesta di Apibas, si è degnato di rispondere che ,data l’esiguità dei clienti residenti in Basilicata, non erano interessati a partecipare e solo a quel punto hanno inviato una PEC di rinuncia al progetto.
Allora il famoso semaforo è diventato arancione, si è presentata una nuova domanda, per cambiare compagnia ci vogliono 2 mesi e siamo arrivati ad aprile, ad inverno quasi ormai passato, per ricevere il primo sconto sul gas.
Ancora una volta ligi alle indicazioni si comincia ad aspettare il nuovo disciplinare, con l’assicurazione che anche questa fattispecie di problema troverà soluzione,con un riconoscimento diretto ai cittadini del bonus cui si ha diritto o facendo riconoscere gli arretrati dal nuovo fornitore scelto.
Il nuovo disciplinare è stato emanato ma della casistica dei cittadini fiduciosi delle FAQ regionali e della procedura non si è tenuto conto.
Si sarebbe potuto chiedere loro una integrazione documentale presentando le fatture pagate e senza il riconoscimento del bonus o comunque prevedere una qualsivoglia soluzione se ci fosse stata la volontà della salvaguardia di un diritto fatto valere da questi cittadini nei modi e tempi stabiliti dalla stessa regione e dall’ Apibas, ente gestore del bando.
Per questa volta i fessi, anche tramite la nostra associazione, oltre ad avere la famosa ragione, chiedono la modifica del nuovo disciplinare e di usufruire del bonus .