La quarta Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Dina Sileo (Gm), riuntasi in mattinata, ha stabilito come procedere in relazione alla pdl n.180/23: “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019”, di iniziativa dei Consigli comunali di Bella, Vietri di Potenza, Trecchina, Matera, Rionero in Vulture, Rivello, Picerno e Miglionico.
Sileo dopo aver sottolineato la delicatezza della materia in oggetto, ha coinvolto i commissari nella scelta di come procedere nelle audizioni. Tutti d’accordo nello stabilire di audire, inizialmente, i Consigli comunali e un rappresentante dell’Associazione Coscioni.
“La proposta di legge – si legge nella relazione – elaborata e promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, relativamente a ruoli, procedure e tempi del Servizio sanitario nazionale/regionale di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita, affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalla sentenza della Corte costituzionale ‘Antoniani/Cappato’, numero 242/2019, che ha dichiarato ‘l’illegittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale, nella parte in cui non esclude la punibilità di chi, con le modalità previste dagli artt. 1 e 2 della legge 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) – … (…), agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intolleranti, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente”.
Rispetto alla P.D.L.n.182/23″Istituzione “Soccorso Rosa” all’interno dei pronto soccorso lucani”, la presidente Sileo, che è la proponente di tale pdl, ha comunicato di aver presentato degli emendamenti e ha auspicato un percorso bipartisan e una veloce approvazione in Consiglio regionale di tale strumento legislativo. “Si potrebbe immaginare un unico testo che vada ad accorpare tre pdl, quella di Cifarelli (Pd) sulla parità di genere, quella di Bellettieri (FI) sul reddito di libertà e questa sul codice rosa di mia iniziativa. Lavoriamo insieme, sarebbe un segnale forte e importante per giungere entro novembre ad un testo approvato in Consiglio regionale. Sulla proposta di fare sintesi ha espresso parere favorevole il consigliere Cifarelli (Pd).
La proposta di legge istituisce un percorso di accompagnamento delle vittime di violenza sessuale o domestica all’interno di tutti i pronto soccorso lucani. “Nei casi in cui si abbia evidenza di una violenza di genere – viene precisato nella relazione – il personale infermieristico preposto al triage assegna un codice di priorità, quale codice aggiuntivo al codice di gravità, visibile solo ed esclusivamente agli operatori sanitari che si adoperano per una rapida presa in carico della vittima. L’attribuzione di tale codice avvia il Percorso di tutela delle vittime di violenza. È garantita l’esenzione dal ticket sanitario per tutte le prestazioni conseguenti ad atti di violenza sessuale e domestica”.
Rinviato alla prossima seduta l’A.A. n. 362/23: D.G.R. n. 574 del 14.9.2023, avente ad oggetto “Modifica dell’allegato alla DGR n. 801/2021 di determinazione dei fabbisogni delle strutture sociosanitarie di cui alla DGR n.1218/2017” a causa dell’assenza dell’assessore alla sanità Fanelli non presente ai lavori per impegni istituzionali precedentemente assunti.