La costituzione di Assipan (Associazione Italiana Panificatori) – Confcommercio Imprese – è stata discussa nella sede di Potenza della Confcommercio in un incontro con panificatori, presieduto dal presidente Confcommercio Angelo Lovallo. L’Associazione rappresenta il punto di riferimento per le aziende del settore della panificazione e dei prodotti affini, oltre un centinaio in provincia di Potenza, di cui una quindicina nel capoluogo a cui vanno aggiunti, solo in città, una ventina di punti di vendita. L’Associazione promuove e tutela gli interessi sociali, morali ed economici della categoria. Nell’incontro sono stati affrontati i problemi più significativi: dall’applicazione non sempre uniforme di normative nazionali specifiche con l’appesantimento delle procedure burocratiche sulle spalle dei panificatori, alla difficoltà di reperimento di manodopera specializzata e comunque di addetti, al calo dei consumi. Anche nella nostra regione – hanno sostenuto i panificatori – l’acquisto in panificio da tempo si riduce in media a mezzo chilo di pane a famiglia contro una media che sino a qualche anno fa era superiore al doppio. La tipologia di pane preferita è il “casereccio” che viene prodotto artigianalmente in diverse modalità attraverso professionalità e abilità acquisite negli anni nel passaggio di testimone da padre in figlio. Il costo medio varia da 3 a 3,50 euro al kg. Nei giorni si è assistito a una campagna di comunicazione di associazioni professionali agricole che, come accaduto in passato, compara il prezzo del pane a quello del grano. Da Assipan si sottolinea: “Il gioco al massacro verso una categoria che è fra quelle più flagellate dal contesto economico dell’ultimo biennio è inaccettabile. Voler indurre il consumatore a errati convincimenti sulla forbice di costo fra grano e pane è profondamente scorretto e umiliante per gli operatori dell’Arte Bianca. C’è chi dimentica che per fare pane non serve solo la farina. Ma vi sono numerosi fattori produttivi che impattano in maniera molto più marcata del Grano sulla struttura di costo del prodotto finito. I Panificatori Italiani sono imprenditori strutturati e consapevoli delle difficoltà delle famiglie, una categoria fatta di donne e uomini votati al sacrificio e alla passione e non certo al mero arricchimento”. Assipan Confcommercio nel sottolineare come i panificatori italiani, soprattutto in questo difficile momento congiunturale, abbiano apportato aumenti molto contenuti del prezzo del pane ma necessari per restare operativi sul mercato e che spesso, con profondo senso di responsabilità sociale, abbiano eroso la propria marginalità proprio per non incidere sulle tasche delle famiglie italiane, si adopererà per “tutelare l’immagine dell’Arte Bianca Italiana e delle proprie imprese associate”.
Per il presidente Confcommercio Angelo Lovallo “il rilancio in provincia di Potenza dell’associazione su nuove basi coinvolge le varie categorie di piccole e medie imprese. Le crescenti difficoltà economiche, fiscali, burocratiche impongono un ritorno forte e deciso all’associazionismo. Per questa ragione abbiamo promosso il primo gruppo di panificatori per definire interventi su temi che interessano l’attività e fornire una serie di servizi e consulenze utili all’impresa. Vogliamo stimolare a superare la purtroppo diffusa disillusione che pervade buona parte dei panificatori lucani ed invitare ad uno scatto d’orgoglio associativo che generi partecipazione all’interno di Confcommercio. Fare rete contro ogni difficoltà è sicuramente uno strumento efficace”.