“Esprimo gratitudine al Prefetto di Matera sua eccellenza Sante Copponi” – ha esordito Francesco Auletta – e al suo capo di gabinetto per l’attenzione posta ai tanti problemi che abbiamo evidenziato nei mesi scorsi quali la messa in sicurezza della viabilità stradale SP 277 e il completamento lavori del terminal bus allo scalo. Lo stesso ringraziamento mi sento di porre alla Provincia di Matera che, con il tempestivo sopralluogo del Presidente Piero Marrese e dell’ufficio tecnico, dopo la convocazione del Prefetto, pare qualcosa si stia muovendo. Auspico di non dover annunciare e mettere in campo altre manifestazioni eclatanti di protesta se i tempi dovessero allungarsi ulteriormente, ma credo che dopo tutte queste riunioni e convocazioni in Prefettura possiamo iniziare a concentrare le nostre energie su altre esigenze della comunità immaginando la questione chiusa. Almeno per il terminal bus dove non solo c’è un progetto definitivo ci sono anche i fondi necessari per portare avanti ed ultimare i lavori. Per la SP 277 mi rendo conto che i tempi potrebbero essere più lunghi perché servono finanziamenti importanti per intervenire evitando spreco di denaro che con piccole somme tampone, superata l’urgenza , si ritornerebbe allo stato di emergenza. Ma anche per questo voglio essere fiducioso dell’assunzione di impegno presa dal Presidente Piero Marrese nel voler progettare e programmare una viabilità sicura per una strada provinciale a servizio non solo per la comunità di Garaguso, ma anche ti tanti utenti dei paesi più interni. Ritornando allo Scalo di Grassano-Garaguso-Tricarico, penso che ormai lo sanno anche le pietre per tutte le volte che ho espresso la mia idea cioè lo scalo comprensoriale è geograficamente strategico, la sua posizione baricentrica rispetto all’intera regione con la vicinanza ad una delle arterie più importanti quale la basentana 407 non può più attendere l’attenzione che merita. Il terminal bus sicuramente sarebbe l’occasione per un rilancio dell’intera area anche in termini di ricaduta economica per una zona che ha già diversi servizi: la zona P.i.P, strutture ricettive, una parrocchia un centro congressi della Diocesi a servizio di Enti ed associazioni che desiderano concentrare allo scalo le loro attività convegnistiche andando incontro alle esigenze di tutti”.
Ott 20