Nuovo Piano Turistico Regionale, Terre Aristeo: “punto cardinale” ripopolamento e rigenerazione borghi lucani. Di seguito la nota integrale.
I paesi-borghi sono in agonia e la fuga dei giovani ha raggiunto “aspetti biblici”. La realtà socio-economica regionale è drammatica. La condizione delle nuove generazioni lo è ancora di più. Lo spopolamento, anzi la desertificazione dei nostri Paesi, ha raggiunto livelli di esasperazione assoluta. L’auspicio di Terre di Aristeo è che il nuovo Piano Turistico Regionale, a cui lavoreranno Regione e Apt e che lunedì 23 prevede un primo incontro, abbia come “punto cardinale” il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani.
Per Saverio Lamiranda, ad Terre di Aristeo e Rocco Marino, presidente Rete Xenia “diventa pregiudiziale adeguare la strategia che la Regione Basilicata sta sperimentando con il rilancio dei borghi, finanziando con propri fondi quei progetti del Pnrr che, nonostante i punteggi elevati, non avevano ottenuto i finanziamenti del Ministero della Cultura. Circa 18,2 milioni concessi complessivamente dalla Regione ai 12 Comuni esclusi, che si aggiungono ai circa 26 milioni già assegnati dal ministero della Cultura a 6 comuni lucani. E’ la relazione semestrale sull’attuazione del Pnrr in Basilicata a sancire la situazione di ritardi, inadempienze e sottovalutazioni. La relazione si limita ad elencare i progetti approvati nell’ambito del PNRR destinato ai comuni attraverso la cosiddetta linea di attività relativa all’attrattività dei piccoli borghi (Missione 1 Componente 3 Investimento 2.1), parte integrante della strategia delineata con il Piano strategico regionale. La Misura è suddivisa in due linee: A e B e i comuni interessati sono rispettivamente: Rionero in Vulture per la linea A, beneficiario di un finanziamento di € 20 milioni e, per la linea B: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone per un importo complessivo pari a 5 milioni e 555 mila euro. Per la linea A, come noto, il progetto pilota finanziato è quello di “Monticchio Bagni” che vede come capofila il comune di Rionero in Vulture. Il progetto – per ammissione della stessa Struttura di Missione della Regione – ha registrato ritardi in fase di avvio necessitando di alcune varianti in relazione agli esiti di approfondimenti sui costi di riattivazione della funivia, sottostimati in fase di presentazione della proposta. Il progetto che potenzia alcune delle azioni previste e che riarticola la proposta sull’impianto a fune è ora al vaglio del Mic, nel mentre sono in corso di attivazione le procedure di affidamento lavori per le attività già validate. Per la linea B invece i comuni aggiudicatari di finanziamento a seguito di graduatoria ministeriale sono: Pietrapertosa/Castelmezzano/Accettura, Ginestra e Rapone. Qualche difficoltà registra il comune di Pietrapertosa nella fase di avvio, e qualche iniziale rallentamento si riscontra anche su Rapone e Ginestra sebbene si ritenga di poter rispettare entro l’anno gli impegni assunti con il MIC. A parte i ritardi ammessi, la verità è che è mancata (e manca tutt’ora) una “visione” complessiva, realmente condivisa e partecipata, nell’ambito della quale devono potersi individuare e realizzare azioni concrete per salvare i nostri borghi dallo spopolamento (altro che rigenerazione !). Il punto più debole: affidare solo agli interventi pubblici la responsabilità di soluzioni idonee per lo sviluppo sociale ed economico dei territori del Mezzogiorno e della Basilicata in particolare non è sufficiente.
Nell’ennesima lettera al Presidente Bardi, a firma di Antonio Miele-Presidente Le Terre di Aristeo, Saverio Carlo Lamiranda-Amministratore Delegato Le Terre di Aristeo e
Rocco Marino-Presidente Rete Xenia, si chiede prima di tutto il perché “dell’assordante silenzio” alle reiterate richieste di confronto che “non riescono a trovare alcuna giustificazione”. “Le proposte avanzate costituiscono condizione essenziale per poter contribuire al progresso delle Comunità locali ed alla rigenerazione dei Borghi. E’ velleitario immaginare che il ripopolamento possa essere la sola conseguenza di azioni pubbliche allo stesso destinate. Non riteniamo di avere la “bacchetta magica”, ma certamente abbiamo assoluta consapevolezza e conoscenza delle situazioni sociali ed economiche di partenza e riteniamo di essere portatori di proposte che, se sostenute, possono certamente contribuire a determinare un’inversione di tendenza ed alimentare speranze e prospettive realistiche”. “E’ il caso – dice Lamiranda – di dotare gli apparati della Giunta Regionale di una nuova bussola perché quella in loro possesso risulta smagnetizzata in modo da aiutarli ad orientarsi verso il “punto cardinale”: il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani”.