Liberiamo la Basilicata ed EHPA in una nota annunciano l’accoglimento da parte della comunità europea della petizione a tutela delle acque, per la sospensione degli aumenti Repower EU del 20% di ulteriori estrazioni senza ulteriori autorizzazioni e controlli autonomi in materia di rifiuti, emissioni in atmosfera e nelle acque pubbliche ad uso umano e potabile. Di seguito la nota inviata da Giuseppe Di Bello, presidente delle Associazioni Ambientaliste Liberiamo la Basilicata ed EHPA.
Il 20 ottobre 2023 è giunta a mezzo raccomandata a firma di Dolors Montserrat, Presidente della Commissione per le Petizioni C.E.; l’accoglimento della petizione n. 0594/2022 promossa da Giuseppe Di Bello, nella sua qualità di Presidente delle Associazioni Ambientaliste Liberiamo la Basilicata ed EHPA entrambe riconosciute parte civile nei processi Petrolgate 1 e 2e3 unificati. Il tutto è stato reso possibile grazie al fattivo impegno della Europarlamentare Rosa D’Amato aderente al gruppo dei Verdi Europei che ha fortemente voluto che venissero descritte le vicende in Commissione Europea. La Commissione ha così deciso: Tenendo in debita considerazione le informazioni scritte e orali fornite da lei e da un rappresentante della Commissione Europea; in seguito alla discussione, la Commissione per le petizioni ha deciso di chiedere alla Commissione Europea ulteriori informazioni aggiornati sui vari aspetti della questione. Una volta ricevute le informazioni richieste, la commissione per le petizioni proseguirà l’esame del suo fascicolo.
L’Oggetto della Petizione ben evidenziato nell’intervento in presenza a Bruxelles del 21 settembre 2023 nella Sala Commissione Europea visionabile al seguente link:
https://www.facebook.com/DAmatoRosa/videos/878716983640894/?mibextid=zDhOQc
si può riepilogare con i seguenti punti:
1) – Stop all’aumento di un ulteriore 20% di estrazioni di petrolio e gas previsti dal REPOWER EU, per le aree già sature di pozzi estrattivi giustificati dalle esigenze di maggiori produzioni interne a causa dei conflitti in corso;
2) – Controlli da parte di società esterne e certificate sulla corretta gestione e smaltimento dei rifiuti pericolosi da attività estrattive anche in considerazione della sentenza in primo grado di illecito smaltimento rifiuti pericolosi che ha visto condannati i manager delle compagnie petrolifere e dirigenti della Regione Basilicata vedasi procedimento procedimento 4542/2010 R.G.N.R. 856/2020 R.G.T. e sentenza di primo grado n. 326/2021 l’Appello si terrà alle ore 9,30 del 03/11/2023.
3) – Protezione delle acque pubbliche dagli sversamenti delle compagnie petrolifere in quanto abbiamo già subito una declassificazione delle acque del Pertusillo da A2 ad A3 con interventi chimici e fisici spinti per rendere quelle acque potabili e se continua il trend negativo è possibile non poter più utilizzare quelle acque a scopi potabili;
4) Controlli da parte di società esterne e certificate sulle emissioni in atmosfera, attualmente i nasi elettronici sono nella totale disponibilità delle compagnie petrolifere e non danno quella sicurezza nei casi di eventi in torcia e dispersioni perimetrali dei gas nocivi e mortali che arrivano in superficie insieme al petrolio ed al gas.
Le Associazioni Liberiamo la Basilicata ed EHPA, hanno infine invocato il Principio di precauzione sull’intero territorio di Basilicata al fine di evitare e prevenire ulteriori e più gravi conseguenze per il territorio e per l’ambiente di Basilicata