Il consigliere comunale Michele Paterino di Campo Democratico ha presentato una mozione per il iano di localizzazione delle antenne per la telefonia mobile e per le trasmissioni radiotelevisive, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari di maggioranza. Di seguito la nota integrale.
I sottoscritti consiglieri comunali:
considerato che
• il posizionamento di ripetitori di telefonia mobile in città, da ultimo quello che si sta realizzando in Via Gravina, (tecnologia 5G) provoca una seria preoccupazione nei cittadini residenti nelle aree interessate che temono potenziali riflessi sulla propria salute in considerazione che numerosi e qualificati studi medico scientifici nazionali ed internazionali attestano la potenziale nocività per la salute umana delle onde elettromagnetiche emesse da tecnologie di comunicazione senza fili;
• la normativa nazionale non concede alle amministrazioni locali il potere di opporsi alla installazione di nuove antenne in quanto definisce gli impianti di telefonia come opere di urbanizzazione primaria e ne riconosce le caratteristiche di pubblica utilità; la stessa normativa statale stabilisce forme di semplificazione per l’installazione di tali impianti, introduce l’istituto del silenzio assenso, con l’obiettivo di definire tempi certi di risposta da parte delle pubbliche amministrazioni;
• I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento ai siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici , magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato;
• Numerose sentenze della Corte costituzionale hanno affermato che regioni e comuni possono stabilire criteri localizzativi per le antenne ma senza “impedire od ostacolare ingiustificatamente l’insediamento”, e che sono costituzionalmente legittimi i regolamenti comunali a tutela dei siti sensibili se consentono “una sempre possibile localizzazione alternativa” e non determinano invece “l’impossibilità della localizzazione”; il regolamento comunale non può imporre limiti generalizzati alla installazione delle antenne se tali limiti sono incompatibili con l’interesse pubblico alla copertura di rete del territorio nazionale; il comune deve fissare regole ragionevoli che non comportino un divieto di installazione generalizzato e riferito a intere zone urbanistiche: per i TAR, ad esempio sono legittimi i regolamenti che impediscono l’installazione di antenne nei centri storici, vicino a scuole e ospedali, nelle arre densamente abitate, purchè sia comunque garantita la copertura di rete con impianti collocati in aree alternative. Il comune non può infatti prevedere limiti di carattere generale, volti a tutelare la popolazione dalle immissioni elettromagnetiche, dal momento che a tale funzione provvede lo Stato, attraverso la fissazione di determinati parametri inderogabili, il rispetto dei quali è verificato dai competenti organici tecnici. (decreto semplificazioni con legge 120/2020 );
• Che questa amministrazione comunale nel 2013 ha affidato un incarico ad uno specialista (Ing. Pasquale Fantasia) di un indagine conoscitiva della localizzazione degli impianti di tele-radiocomunicazione esistenti ed il relativo impatto eletromagnetico che, a tutt’oggi, non ha prodotto né l’adozione di provvedimenti finalizzati a dare concreta attuazione alle proposte di riqualificazione e di trasferimento degli impianti di trasmissione a suo tempo rilevati né una pianificazione di localizzazione delle nuove installazioni ;
ritenuto pertanto necessario adottare quanto prima un “Piano Antenne” da parte del Comune che consentirà di incidere nello sviluppo delle reti e programmarne l’ottimale localizzazione degli impianti sul proprio territorio, di individuare aree sensibili in cui l’installazione può essere vietata (ospedali, scuole, asili, RSA, centro storico, parchi naturali, ecc. ecc.) , aree sui introdurre particolari prescrizioni, e aree, invece, in cui si potrebbero installare antenne senza limiti. In mancanza di una pianificazione il comune non potrà avere alcuna voce in capitolo nel processo di localizzazione e quindi tanto più difficile risulterà il controllo e l’indirizzo che l’amministrazione comunale potrà dare alla gestione, al controllo ed alla proliferazione degli impianti di telecomunicazioni che emettono onde elettromagnetiche;
Tutto ciò premesso impegnano
Il Sindaco e la Giunta, ad adottare, con la massima sollecitudine, i provvedimenti di competenza utili e necessari per la realizzazione di un piano comunale di localizzazione delle antenne che pianifichi, nel rispetto delle norme vigenti in materia, le aree della città che possono ospitare le antenne di telefonia , nel rispetto del principio di precauzione sancito anche dal diritto comunitario di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre per quanto possibile l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte per tutelare al meglio il diritto dei cittadini alla salute.