La partnership tra Confartigianato Matera e “Vini da Terre Estreme” – in programma a Matera domenica 29 e lunedì 30 (Palazzo Malvinni Malvezzi, dalle ore 11 alle ore 21, orario continuato; MasterClass, ore 16, aperti agli operatori professionali e media) – si rafforza con un incontro promosso da Confartigianato. Domenica 29 sempre a Palazzo Malvinni Malvezzi, ore 10, confronto con imprenditori locali per parlare dei vantaggi della sostenibilità per le piccole imprese ed economia circolare: le buone pratiche di sostenibilità di imprese lucane, come comunicare la sostenibilità, opportunità e sfide della scelta “green”.
Interverranno: Rosa Gentile, Presidente Confartigianato Matera, Renato Grando, Docente in storia della gastronomia, Fior di Grano, pastificio artigianale, Le4uadre, azienda settore moda, Ecam srl, Trasporti e logistica, Alvaro De Anna, Esperto comunicazione sostenibile. Coordina Antonello Lombardi, Giornalista.
“Da anni pensiamo ad un “brand Matera” come città del buon cibo e buon vino, oltre che dell’ospitalità turistica – spiega Gentile – e per questo abbiamo già dalla prima edizione aderito a “Vini da Terre Estreme” , un laboratorio per le piccole imprese e artigianali di vino e prodotti alimentari del Sud Italia”. La collaborazione Gentile-De Anna è nata tre anni fa, in occasione di un premio letterario a Santa Maria di Leuca. Di qui l’invito a visitare Matera, che ha affascinato De Anna al quale è venuto subito spontaneo assimilare Matera alla viticoltura eroica. Vale nella vita, vale per i vini ma anche per le città. Ci sono pochi vini che possono definirsi eroici, pochi e di produzione limitata così come sono poche le città che, come Matera, per la loro storia possono a ben ragione definirsi “eroiche”.
Il collegamento con le buone pratiche di sostenibilità di imprese lucane è stretto, tanto più che la difficoltà di reperimento di personale con un marcato orientamento al risparmio energetico e al minore impatto ambientale – aumentata di 7,4 punti in un anno – in chiave regionale risulta del 41,5% in Basilicata.
“La carenza di manodopera qualificata – sottolinea Gentile – è un ostacolo alla propensione green delle piccole imprese. Il lavoro c’è, mancano i lavoratori. Questo è il grande paradosso che compromette anche le prospettive di sviluppo sostenibile. C’è molto da cambiare e da migliorare nel rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro, a cominciare dalla formazione e qualificazione del personale con una riforma del sistema di orientamento scolastico che rilanci gli Istituti Professionali e gli Istituti Tecnici, investa sulle competenze a cominciare da quelle digitali e green e punti sull’alternanza scuola lavoro e sull’apprendistato duale e professionalizzante. Bisogna insegnare ai giovani che nell’impresa ci sono opportunità, adeguatamente retribuite, per realizzare il proprio talento, le proprie ambizioni, per costruirsi il futuro”.