Enzo Acito. già consigliere regionale: “La Giunta Regionale approva l’Academy a Matera. Festeggiamo? Oppure invece di farci volare come aquile ci costringeranno ancora a piluccare come galline?”. Di seguito la nota integrale.
Come non essere felici della approvazione in giunta regionale della Academy nell’Hub di San Rocco? Come non esultare per questa bella notizia? Ci sarebbe da ringraziare la giunta regionale per aver messo fine ad una vicenda che si trascinava da oltre 22 mesi; il pensiero va ai giovani lucani che potranno avere una prospettiva di futuro nell’ambito dei nuovi saperi, dei nuovi lavori e delle nuove tecnologie. Ma dietro i proclami entusiastici forse è il caso di fare qualche approfondimento. Aspettiamo di leggere la delibera per capire il nodo cruciale che potrebbe far sfociare l’entusiasmo in una cocente delusione.Ci dovremmo chiedere: come ha deciso la giunta regionale di procedere per individuare il cervello dell’intera operazione. È una scommessa a livello internazionale, è lì la differenza sostanziale: una visione di largo respiro oppure una opportunità da gestire nell’ ambito limitato al quartiere regionale? La domanda fondamentale: il soggetto gestore sarà individuato con un bando internazionale secondo le direttive comunitarie ed il codice degli appalti o l’Academy sarà gestita da Sviluppo Basilicata?Diventa necessaria una ricognizione per meglio inquadrare il tema.A luglio 2022 il dipartimento attività produttive della regione approva il progetto della Academy a Matera finanziato per 3 milioni di euro dal comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile con delibera 22 dicembre 2021.Il progetto, di 130 pagine di idee e analisi economiche, presenta la strategia di sviluppo disegnata sul modello Basilicata prendendo spunto dall’ esperienza,di successo, della Apple Academy di Napoli, fissando i criteri da adottare e le caratteristiche del “Cervello “dell’iniziativa, il Soggetto Gestore.Questo è scritto nel progetto, da chi porta in Basilicata l’esperienza di successo della Apple Academy di Napoli. “Il Soggetto Gestore dovrà essere una realtà capace di guardare oltre l’orizzonte temporale del contributo pubblico attivato e di contribuire a creare un ecosistema attorno all’Academy fatto di aziende, istituzioni, università e realtà innovative. Tale Soggetto dovrà dimostrare di essere in grado di valorizzare, anche in chiave imprenditoriale e di business, i risultati delle azioni di formazione, prototipazione e accelerazione che verranno messe in campo attraverso l’Academy.Date le peculiarità dell’intervento, si suggerisce che nella selezione del Soggetto Gestore dell’Academy si tenga conto della capacità operativa e delle proposte concrete di implementazione dell’Academy, presentate dai soggetti che parteciperanno alla selezione.In particolare, suggeriamo di valutare la capacità dei soggetti che parteciperanno alla selezione dicontribuire direttamente ai costi di gestione della stessa, coinvolgere in fase di progettazione operativa uno o più big player del settore del digitale e delle industrie culturali e creative, contribuire all’implementazione dell’Academy apportando all’investimento base messo a disposizione dalla Regione Basilicata ulteriori contributi in termini di tecnologie, competenze, relazioni e risorse economiche, per potenziare l’offerta formativa ed esperienziale dell’Academy. Per tendere a questo risultato, occorre che il Soggetto Gestore dimostri la sua capacità di mettere in rete, in maniera sinergica, le competenze trasversali endogene ed esogene, operando in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata e il sistema della ricerca locale, il sistema dei Cluster regionali e il sistema produttivo locale, ma anche con altre Università, centri di ricerca, imprese ed enti nazionali e internazionali, anche allo scopo di favorire la messa in relazione di domanda e offerta di competenze e di know-how e la creazione/accelerazione di start-up innovative, privilegiando le industrie della cultura e della creatività. L’Academy, in sostanza, dovrà essere gestita come un vero e proprio “ramo d’azienda”.”Serve, quindi, il rispetto delle procedure di legge per consentire l’attuazione del piano strategico, che contiene il progetto dell’ Academy a Matera, secondo gli indirizzi approvati, dal consiglio regionale, con la LR 1/22.Questa precisazione per evidenziare che la ricerca del Cervello non può non precedere la gara di evidenza pubblica, a livello comunitario perché l’importo dei servizi è superiore al limite previsto dall’ art. 14 del Codice degli Appalti.Per chiarire: il limite previsto, per l’erogazione dei servizi come in questo caso, dal codice degli appalti è pari a 214.000 euro mentre il finanziamento assentito per l’ Academy è di tre milioni di euro. Di contro, dagli organi di stampa e da incontri pubblici con l’assessore al ramo, e la delibera approvata oggi dovrebbe confermarlo, sembrerebbe si voglia procedere con l’affidamento diretto a Sviluppo Basilicata in quanto società in house della Regione Basilicata.Il nuovo codice degli appalti in vigore da 1° luglio 2023 regolamenta gli affidamenti alle società in house come Sviluppo Basilicata.“Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono affidare direttamente a società in house lavori, servizi o forniture, nel rispetto dei principi di cui agli articoli 1, 2 e 3. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano per ciascun affidamento un provvedimento motivato in cui danno conto dei vantaggi per la collettività, delle connesse esternalità e della congruità economica della prestazione, anche in relazione al perseguimento di obiettivi di universalità, socialità, efficienza, economicità, qualità della prestazione, celerità del procedimento e razionale impiego di risorse pubbliche. In caso di prestazioni strumentali, il provvedimento si intende sufficientemente motivato qualora dia conto dei vantaggi in termini di economicità, di celerità o di perseguimento di interessi strategici. In caso di affidamento diretto, l’atto di cui al comma 1 individua l’oggetto, l’importo e il contraente, unitamente alle ragioni della sua scelta, ai requisiti di carattere generale e, se necessari, a quelli inerenti alla capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale”.Il codice degli appalti, quindi, prevede un’attività istruttoria finalizzata a dimostrare la superiorità, in termini di risultati attesi e di impatto economico, del ricorso alla società in house e specificamente che si dia conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato.Diventa necessario, quindi, capire come potrebbe Sviluppo Basilicata rispondere ai requisiti previsti dal Codice degli Appalti e dal progetto, requisiti riscontrabili, invece, in un soggetto individuato con una gara di evidenza pubblica a livello comunitario per raggiungere gli obiettivi di cofinanziare il servizio con risorse proprie, dimostrare esperienza pregressa nella gestione della Academy come un vero e proprio ramo d’azienda, dimostrare che dopo i tre anni coperti dal finanziamento pubblico l’Academy possa camminare con le proprie gambe perché in grado di erogare servizi e coprire le spese di gestione senza risorse pubbliche ed infine apportare all’investimento base messo a disposizione dalla Regione Basilicata ulteriori contributi in termini di tecnologie, competenze, relazioni e risorse economiche. Risulta chiaro, quindi, che senza il rispetto di questi requisiti l’affidamento diretto a Sviluppo Basilicata potrebbe essere attenzionata dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) per le motivazioni sin qui espresse.Se, invece, l’affidamento a Sviluppo Basilicata è solo un trasferimento alla società in house della Regione per gestire l’appalto comunitario, scaturiscono ulteriori considerazioni.Sviluppo Basilicata non può espletare la gara europea perché non presente nell’ elenco dell’ANAC delle Stazioni Appaltanti qualificate.Dovrà, quindi, avvalersi della Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata (SUARB) a cui, invece, potrebbe rivolgersi direttamente la Regione Basilicata previa predisposizione degli atti di gara, del disciplinare e dello schema di contratto.Sono trascorsi 13 mesi dalla approvazione, previa liquidazione, del progettoche potrebbe costituire la base da sottoporre per i miglioramenti progettuali da parte dei partecipanti, a livello internazionale, con i requisiti che dovrebbero essere definiti dal Dipartimento Attività Produttive della Regione, in termini di punteggi da assegnare alle migliorie richieste sul progetto a base di gara. Con buona pace di chi dice pubblicamente che il progetto non è un esecutivo, il progetto acquisito, 130 pagine di altissimo profilo tecnico scientifico, approvato e liquidato a settembre 2022, contiene le indicazioni che, eventualmente migliorate dalla struttura del dipartimento, potrebbero servire per predisporre il disciplinare di gara.Allora non si comprende perché affidare a Sviluppo Basilicata che a sua volta si rivolgerà alla SUARB per la gara.Se sarà questa la scelta assisteremo ancora una volta alla mortificazione di una opportunità enorme che l’Academy potrebbe innescare per tutto il territorio regionale. Invece di farci volare come aquile ci costringeranno ancora a piluccare come galline.
Grazie Enzo e grazie Michele Casino. Finalmente ha vinto la Città … ora bisogna continuare TUTTI INSIEME, perché ora viene il difficile non l’impossibile.