Una nuova ed esaltante sfida colta dalla Polisportiva Libertas Casalnuovo nel mondo del Tennistavolo per tutti e per tutte le età. Dopo almeno un decennio di attività agonistica, tra campionati di serie A2 e serie B, portando il nome della città di Matera alla ribalta nazionale nel mondo del ping pong, la società ha sviluppato un progetto e partecipato al bando di Sport e Salute in collaborazione con la Fitet per riaccendere la passione e il divertimento anche nei soggetti fragili e negli over 65 appassionati o neofiti di una disciplina a volte poco conosciuta, ma che regala divertimento, movimento e gesti atletici praticabili da tutti.
L’attività della Polisportiva Libertas Casalnuovo, spesso in difficoltà per il reperimento di spazi adeguati e dedicati, dove poter posizionare i tavoli da gioco necessari per svolgere l’attività di tennistavolo ha incontrato la disponibilità, per il progetto in corso, della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, che ha messo a disposizione uno spazio adeguato per posizionare almeno due tavoli da gioco ed iniziare l’attività legata al progetto di Sport e Salute, denominato proprio “Tennistavolo per tutti e per tutte le età”. Il corso di avviamento al Tennistavolo ha raccolto già una buona adesione, con quindici iscritti che, da fine settembre e per cinquanta ore sino a dicembre, svolgeranno attività nella palestra parrocchiale grazie alla collaborazione del parroco, don Nicola Gurrado.
“Questa esperienza ci fornisce un ottimo momento di aggregazione, coinvolgendo chi, come me, ha superato una certa età ma ha ancora tanta voglia di misurarsi con lo sport, divertirsi, restare in movimento, fare nuove amicizie e passare alcune ore di svago, svolgendo anche una sana attività fisica, che fa molto bene alla salute di noi over 65 – commenta il presidente della Polisportiva Libertas Casalnuovo, Vincenzo Suriano –. Abbiamo intrapreso questo percorso, aderendo a questo progetto, che ci ha messo a disposizione due nuovi tavoli con i quali svolgere attività. Ma purtroppo, qui a Matera il problema principale sono gli spazi. Abbiamo fatto per un decennio attività agonistica, tra difficoltà logistiche e ambienti a volte non adatti, ma l’abbiamo fatto perché siamo appassionati di questo sport, portando la città a disputare campionati di serie B e persino di serie A2, con diversi atleti anche di livello internazionale che hanno giocato per noi. Purtroppo però, l’atavica mancanza di destinazioni, ci ha messo sempre più in difficoltà, facendo scemare l’attività agonistica. Ma la passione resta, ed abbiamo colto questa opportunità offerta da Sport e Salute e dalla Fitet per rilanciare la nostra attività soprattutto per gli over 65”. L’obiettivo generale che il bando di Sport e Salute intende perseguire è la diffusione, la promozione e l’incremento della pratica sportiva di base, nonché l’aumento del numero di persone che conducono stili di vita attivi, con l’obiettivo ultimo di contrastare, prevenire e ridurre sedentarietà, obesità – fattori di rischio per la salute – isolamento e disagio sociale.
Il corso, di cinquanta ore, è già in fase di svolgimento. Gli atleti effettuano la registrazione della presenza tramite un QR Code e l’attività è documentata. E l’entusiasmo è stato colto immediatamente. “Abbiamo avuto immediatamente i primi 10 iscritti, saliti ad oggi a 15. Con la possibilità di incrementare in ogni momento. E’ un bel risultato considerando che il tennistavolo è uno sport che ha fatto e fa ancora oggi tanta fatica a decollare – continua Suriano –. Sicuramente la mancanza di spazi adeguati contribuisce in maniera chiara a questa poca evoluzione. Anche nei nuovi parchi che la città sta progettando, per esempio, ho visto spazi dedicati a tantissimi sport, e questo è bello, ma del tennistavolo neppure se n’è parlato, neanche un tavolo da poter sistemare in un parco, oppure uno spazio dedicato al chiuso dove poter sistemare le nostre attrezzatture. Gli sport minori sono lasciati un po’ a sé stessi. Speriamo di poter dare continuità a questo progetto, con la disponibilità del parroco don Nicola Gurrado della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, sia magari potendo in futuro ottenere spazi vitali per la nostra attività, dove sistemare i nostri tavoli e, magari – conclude il presidente Vincenzo Suriano –, riprendere un giorno l’attività agonistica”.