E’ giunta la comunicazione per la convocazione delle parti per il giorno 21 gennaio alle ore 10, a Roma presso il Ministero del Lavoro, relativa alla procedura di mobilità.
Complessivamente si tratta di circa 400 lavoratori tra i punti vendita di Bari, Brindisi e Matera, oggi Coop Estense, rilevati dal gruppo Carrefour.
Dopo le clamorose notizie riportate dalla stampa in questi giorni nel sistema Coop in Lombardia si attende di avere chiarezza su un’altra vicenda che ha dell’inverosimile, viste le intenzioni, più volte dichiarate, di voler procedere all’assunzione di apprendisti e interinali nel corso dei “tagli” da effettuare sul personale già presente nei punti vendita.
Forse per Coop avere un “occhio” di riguardo per dipendenti e soci, significa altro?
Componenti RSU Filcams Cgil Matera
Dopo l’apparente tranquillità del periodo natalizio, Coop ha sferrato l’ultimo colpo ai lavoratori materani.
Nonostante vi fosse un incontro concordato per il 7 gennaio u.s., il 27 dicembre l’azienda ha comunicato alle OO.SS. il trasferimento della trattativa in sede ministeriale, poichè la fase sindacale non aveva sortito esito positivo.
Tale atto ha colto di sorpresa i rappresentati sindacali ed i lavoratori, perchè è avvenuta nel mezzo di una trattativa ancora in corso, per la prosecuzione della quale erano state stabilite addirittura due date di incontro, ma soprattutto in un momento in cui vi erano sicuramente altri elementi per portare a buon fine la vertenza.
Inspiegabilmente, Coop ha deciso, con atto unilaterale, di chiudere la fase sindacale e di trasferire la trattativa in sede Ministeriale.
Questa accelerazione ovviamente preoccupa il Sindacato ed ancor di più i lavoratori, perchè a questo punto non sono più prevedibili le intenzioni della Coop Estense, la quale, di fatto, ha deciso di troncare il dialogo con le Organizzazioni Sindacali.
Coop ha sempre dichiarato, anche a mezzo stampa, l’intenzione di salvaguardare i livelli occupazionali, anche se poi ha avviato la procedura dei licenziamenti collettivi per 76 dei 134 lavoratori materani; ha sempre sostenuto di voler praticare corrette relazioni sindacali, anche se poi ha chiuso la fase sindacale nel corso della trattativa, con incontri già calendarizzati.
Nel corso degli incontri, prima a livello territoriale e poi nazionale, la FILCAMS di Matera ha sempre cercato di fare proposte concrete, che tutelassero i diritti di coloro che da oltre 10 anni lavorano nell’iper, tenendo presenti le esigenze ed il modello organizzativo di un’azienda che si insedia in un contesto sano.
L’ipermercato di Venusio, al contrario di altri punti vendita Carrefour, non ha mai conosciuto periodi di crisi, nè di cassa integrazione, nè di mobilità.
I 134 lavoratori hanno sempre ricevuto premi legati alla produttività ed incrementi salariali, raggiungendo, negli anni, un’alta professionalità ed una adeguata conoscenza del settore.
Coop, oggi, decide di cancellarne la storia, non riconoscendo la professionalità acquisita dai lavoratori ed addirittura procedendo attraverso un taglio consistente dell’orario contrattuale.
Chiunque è pronto a fare sacrifici, se sono chiari i motivi.
In questo caso, non tutto è ancora chiaro, se non il dato che Coop intende stravolgere la situazione occupazionale esistente, pur sapendo che tale cambiamento non determinerà alcun risparmio per sè.
Infatti, se da un lato l’azienda chiede la trasformazione in part time di circa 70 lavoratori a tempo pieno, dall’altro lascia intendere che procederà all’assunzione di apprendisti e, comunque, già adopera lavoratori interinali.
Questo significa, inequivocabilmente, che c’è bisogno di forza lavoro, soprattutto alla luce della grande affluenza di clienti che si è registrata dal momento dell’apertura.
Il confronto, adesso, proseguirà al Ministero del Lavoro, dove comunque peseranno le proposte già rappresentate nella fase sindacale: è necessario conservare il più possibile la situazione occupazionale esistente (compresi gli orari contrattuali), anche attraverso un periodo transitorio di cassa integrazione, che sia utile all’azienda per organizzare al meglio i punti vendita neo acquisiti.
È importante che almeno in una realtà produttiva ancora sana non vi sia perdita di posti di lavoro nè riduzioni salariali perché, in questo caso, non vi sarebbero giustificazioni.
Marcella Conese – Filcams Cgil