L’intensa ed efficiente opera di tutte le Forze di Polizia, ed in particolare del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri, svolta nei giorni scorsi nella provincia di Matera, annovera, sotto l’aspetto più propriamente operativo, l’intervento su numerosi incendi che quest’anno offuscano territori sempre più estesi della provincia stessa. Sotto l’aspetto investigativo, inoltre, grazie all’incredibile impegno profuso dagli operatori di polizia, è stato possibile conseguire eccellenti risultati, che si sono concretizzati in arresti e, talora, condanna, di persone pericolose e senza scrupoli.
Ancora una volta tali FF.PP. dimostrano la propria competenza e professionalità, attraverso un’ulteriore operazione di indagine scaturita da incendio boschivo.
Nella mattinata di mercoledì 18 luglio intorno alle ore 11 il territorio della provincia di Matera veniva funestato da un ennesimo incendio boschivo. In particolare, siffatto evento, di vaste dimensioni, divampava in località “Piano delle Ginestre” agro di Tricarico.
Il Corpo Forestale dello Stato ed i Carabinieri, operanti sul luogo, hanno prontamente individuato il responsabile dell’incendio in un anziano signore, che avrebbe prodotto l’evento per liberarsi del frascame rinveniente dal taglio di alcuni perastri.
Tuttavia, la situazione sembra essere sfuggita di mano all’anziano, non riuscito a contenere l’incendio, a causa del forte vento che spirava da ovest verso est.
Ragione per cui l’evento funesto si propagava fino all’incolto, nella disponibilità del protagonista della vicenda.
Venivano, così, invasi in poco tempo altri terreni fino al raggiungimento, da parte dell’incendio, della superficie boscata, con essenze tipiche della macchia mediterranea.
Nonostante l’intervento di spegnimento da terra, e l’ausilio di due mezzi aeromobili, le fiamme si propagavano anche nell’area boscata del fiume Basento, interrompendo a più riprese il traffico sull’importante arteria viaria denominata SS 407 Basentana.
Elementi decisivi nell’ inchiodare l’anziano si sono rilevati le sommarie informazioni di ben tre soggetti, che hanno riferito circostanze utili ai fini delle indagini, oltre che gli immancabili riscontri rilevati dal Corpo Forestale dello Stato , attraverso il Metodo delle Evidenze Fisiche.
Il Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E. F.) è una metodologia scientificamente acclarata che, nata all’estero, è stata adottata, ormai da anni, dal Corpo Forestale dello Stato, quale supporto alla propria attività investigativa. Esso consente una valida ricostruzione dei fatti, partendo dall’area di origine dell’incendio e fornendo tutti i dati utili, fondati su base scientifica.
A sostegno della ricostruzione del fatto, vi erano elementi materiali oggettivi ed inconfutabili riscontrati dagli attenti e dettagliati atti di indagine del Corpo Forestale dello Stato.
Ma le responsabilità a carico dell’anziano signore sono emerse, in maniera inequivocabile, a seguito delle sommarie informazioni rese da due congiunti dello stesso, sopraggiunti sui luoghi della vicenda descritta, dopo essere stati allertati dal divampare delle fiamme.
Pertanto, il presunto responsabile, a seguito della contestazione a suo carico del reato di incendio boschivo colposo, è stato deferito alla competente A.G.
Giova ricordare che l’attività del Corpo Forestale dello Stato, per quanto egregia, come appena descritto, non può prescindere da un’attenta collaborazione dei cittadini che, in caso di incendio, sono invitati a rivolgersi immediatamente al 1515. Sarebbe, altresì, auspicabile l’opportuna segnalazione di ogni emergenza ambientale, al fine di assicurare un’adeguata tutela, incentivando anche la correlata opera di sensibilizzazione.
Arrestato dai Carabinieri di Colobraro un giovane di 22 anni residente a Valsinni agli arresti domiciliari che si era allontanato dala sua abitazione.
Sottoposto agli arresti domiciliari, D.A. di anni 22 si allontanava dall’abitazione dove era ristretto a seguito di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Taranto che ne aveva disposto gli arresti domiciliari, ma mentre rincasava veniva individuato ed arrestato, per evasione, dai carabinieri. E’ successo durante la scorsa notte a Valsinni. I militari della Stazione Carabinieri di Colobraro avevano da poco proceduto al previsto controllo del soggetto. Non trovandolo in casa, si ponevano all’immediato rintraccio dello stesso, sorprendendolo in una stradina laterale, secondaria, che portava alla predetta abitazione, giungere a passo celere. Espletate le formalità di rito, il giovane veniva arrestato e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.