In occasione del Consiglio di amministrazione dell’Ardsu tenutosi il 30 ottobre, il consigliere di nomina studentesca Luca Smaldore, su mandato del Consiglio Studenti dell’Unibas, ha votato contro l’approvazione dell’assestamento generale al bilancio di previsione 2023/2025.
Gli studenti hanno dovuto prendere atto della totale chiusura da parte della governance politica e amministrativa dell’Ente rispetto alle istanze degli studenti che non hanno mai lesinato il loro impegno per portare al tavolo idee e proposte per migliorare e armonizzare l’offerta dei servizi a favore degli studenti lucani.
L’assestamento di bilancio proposto azzera tutte le proposte degli studenti.
Dopo aver previsto il bonus trasporti nel bilancio preventivo ed aver istituito un capitolo di spesa ad hoc di 180mila euro, oggi lo si azzera pur avendo un avanzo di bilancio di oltre 2 milioni di euro.
Non c’è traccia della previsione di finanziamento del podcast universitario, così come la mancata previsione di rimborsi per i pasti pagati in mensa, molte volte per una parte significativa dell’anno accademico, agli studenti percettori di borsa di studio.
Addirittura gli studenti Unibas, per usufruire dei servizi Ardsu, devono pagarsi la tenuta di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC ARUBA al costo di 14 euro annuì) presso un operatore privato, a fronte della gratuità dello stesso servizio offerto dalla Regione Basilicata a tutti i cittadini residenti.
Lo stanziamento relativo alle borse di dottorato non è stato significativamente aumentato, come proposto, per affiancare efficacemente l’Università degli Studi della Basilicata nel suo percorso di crescita e valorizzazione e consentire agli studenti lucani di usufruire di chance di sviluppo ulteriore di saperi e competenze nel proprio territorio.
Anche sul fronte della qualità dei servizi, i continui richiami della componente studentesca, ad oggi, non hanno ottenuto riscontri: lo sportello Ardsu, a causa della notoria carenza di personale, è attivo a Potenza solo un giorno a settimana e totalmente assente a Matera. Eppure, come già avvenuto nella scorsa consiliatura, si potrebbero attivare a questo scopo collaborazioni studentesche, parziali esternalizzazioni del servizio, oltre alla necessaria trasformazione dei contratti dei dipendenti ARDSU da part-time a full-time.
Il servizio mensa sconta disservizi ormai cronici: lunghissime sono le file e le attese degli studenti a mensa presso il polo di Macchia Romana, evidentemente per l’utilizzo di un numero non sufficiente di addetti.
La casa dello studente di Potenza sita in via dell’Ateneo lucano è in uno stato fatiscente e insalubre. Le pareti interne degli alloggi presentano, come documentato dal numeroso materiale fotografico pervenuto al Consiglio studenti, macchie di umidità, condensa e muffe.
Gli studenti chiedono che le loro proposte vengano accolte nell’assestamento generale e vengano previste le relative spese sul bilancio dell’Ente. Chiedono inoltre alla direzione e alla presidenza Ardsu che vengano affrontate e puntualmente risolte le criticità evidenziate nell’erogazione dei servizi e che si instauri un proficuo clima di collaborazione tra le diverse componenti del Consiglio, in particolar modo rispetto alla componente studentesca.
In mancanza, totale o parziale, di tali variazioni, sarà molto difficile riprendere un percorso di collaborazione e reciproco riconoscimento tra gli studenti e la governance Ardsu, che a volte dimentica che la mission dell’Ente che rappresenta è l’erogazione di servizi di qualità agli studenti dell’Università degli studi della Basilicata.