Approvati, in sede redigente,gli articoli contenuti nel Titolo II della Pdl. Auditi i responsabili della Biblioteca provinciale di Matera, il Direttore del Polo Bibliotecario di Potenza e quello della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Basilicata.
La proposta di legge,n.176 del 2023, recita: “Politiche regionali in materia culturale”, d’iniziativa della consigliera Dina Sileo. All’attenzione della quarta Commissione (Politica sociale) nella seduta odierna, presieduta dal vice presidente consigliere Gianni Perrino (M5s), il prosieguo della discussione avviata nella seduta precedente con l’approvazione dei primi 15 articoli, e l’esame del Titolo II “Disposizioni specifiche su Istituti e luoghi della cultura” con l’approvazione degli articoli dal 16 al 27.
Il direttore del Polo bibliotecario di Potenza, Luigi Catalani, si è detto “favorevole in merito al percorso intrapreso con la proposta di legge, un percorso ad ampio respiro. Questo, tanto più che il Polo bibliotecario vive da anni in una fase di stallo ed il compito del responsabile è proprio quello, trovando nella proposta di legge un forte supporto, di rilanciarlo, nonostante le numerose criticità. Venuto meno il coordinamento regionale – ha sottolineato Catalani – sono sorte molte difficoltà che la Pdl può aiutare a scongiurare, rimandando a quanto di buono era stato stabilito con il Protocollo stipulato tra Ministero, Regione e Polo bibliotecario. Un compito, quello del rilancio, a carattere tecnico – scientifico con il costante e necessario aggiornamento. Una, la parola chiave – ha rimarcato Catalani – ed è: collaborazione, collaborazione tra Enti e, soprattutto, tra le biblioteche, vedi le Biblioteche di prossimità che devono rivestire un ruolo fondamentale nella ripresa e diffusione della cultura libraria. In questa ottica, il Patto per la lettura regionale va nella giusta direzione.Biblioteca significa infrastrutture ed contenuti di eccellenza con il personale adatto e in numero adeguato. Se si accorpano taliprerogative, assumendo i connotati della concretezza, si può davvero guardare alla ripresa ed alla rifioritura dell’intero settore”.
Vito Maragno, responsabile della Biblioteca “Tommaso Stigliani” di Matera ha rilevato “l’importanze della costituzione delle reti coordinamento tra le organizzazioni librarie per poter rispondere in maniera esaustiva ai bisogni del territorio”.
Nicola Vivilecchia, anch’egli responsabile della Biblioteca di Matera, nel concordare con quanto affermato dal direttore Catalani, ha esplicitato “la fondamentale pregnanza del Servizo Centro Rete per una reale sinergia tra le istituzioni e per ritrovare l’ampia e significativa collaborazione. Siti in rete da gestire, la comunicazione multimediale, divengono capisaldi per un’operazione non solo di restyling, ma strumenti per il funzionamento oggettivo delle biblioteche che si arricchiscono con l’acquisto dei testi, con il loro valore e, inderogabilmente, con la loro fruibilità. Dell’aspetto culturale complessivo – ha continuato – vanno tenuti, quindi, ben presenti contenuto e contenitore, offrendo servizi di qualità garantiti dal personale indispensabile. L’obiettivo è quello di dare risposte adeguate a tutte le fasce di età, nell’ambito di un progetto complessivo di ristrutturazione della cultura che vuol dire dare servizi, soddisfare la domanda, assicurare orari consoni di apertura per le diversificate fasce culturali”.
Mauro Livraga, direttore della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Basilicata, ha posto l’accento “sulla consona gestione degli archivi contemplatanella pdl, evitando ogni sorta di conflitto risolto in virtù deisuggerimenti forniti per la stesura del Titolo II della proposta di legge. Preziosi e caratterizzati fortemente – ha continuato Livraga – divengono i Luoghi della Cultura che hanno bisogno per la gestione produttiva e valorizzante della possibilità di finanziamento da erogare agli Enti locali. Da non sottovalutare in un discorso esaustivo di riavvicinamento alla cultura quale attrattore e volano di crescita socio – economica, i beni cinematografici. Due i passaggi cardine: l’attività di gestione edil coordinamento dei Luoghi della Cultura senza omettere il giusto finanziamento, dal momento che si può progettare tanto ed in diversi settori sia pure paralleli, ma occorre la messa in sicurezza dei beni culturali. Ben venga, dunque – ha concluso Livraga – la nuova programmazione finanziaria da parte della Regione e non solo”.
Dopo le audizioni, la quarta Commissione è passata alla votazione degli articoli così come emendati.Di rilievo la messa in evidenza degli “Istituti e Luoghi della Cultura di rilevanza regionale”; “La struttura regionale per il patrimonio archivistico, audiovisivo, cinematografico, fotografico, librario e sonoro”; “Il Sistema bibliotecario regionale” ed i “Sistemi bibliotecari intercomunali”; l’“Archivio della produzione editoriale regionale”. Gli articoli hanno avuto parere favorevole ad unanimità dei consensi, da parte dei consiglieri presenti: Perrino, Bellettieri, Sileo, Polese, Cifarelli, Giorgetti, Baldassarre. Al momento del voto si era allontanato il consigliere Trerotola.
L’esame della proposta di legge riprenderà con il Capo III, sempre con “l’obiettivo di aggiornare l’impianto normativo vigente, non più sintonico con le esigenze culturali della società lucana e con il quadro legislativo di riferimento nazionale ed europeo. Dare al comparto uno strumento unico sulla base del quale poter sviluppare le politiche regionali in materia culturale appare ormai improcrastinabile, sviluppando il bisogno di omogeneità nell’intervento regionale rispetto ad un patrimonio, quello della Cultura, dal valore straordinario. Cultura quale leva strategica e strumento di sviluppo”. E qui davvero occorre coniugare l’antico, il “vecchio”, il restaurato, con il nuovo caratterizzante il presente e quello che si prospetta all’orizzonte.