Indotto Stellantis, sindacati Fim, Fismic, Uilm: “Non c’è più tempo da perdere”. Di seguito la nota integrale.
Dal 3 ottobre 2023, data che ha sancito il cronoprogramma dell’avvio delle cinque vetture elettriche a Melfi, si è avviato, per lo stabilimento Stellantis di Melfi un processo che guarda al futuro dello stabilimento e della sua intera area industriale.
In queste settimane si sono avviate gare importanti affinché si possa concorrere all’acquisizione delle future commesse da produrre sulle nuove vetture elettriche.
Ad oggi, aziende importanti come Lear, Marelli, Yanfeng hanno comunicato di aver già vinto le gare per i futuri modelli.
Questo sicuramente però non basta, perché tante ancora sono le criticità che registriamo.
Ma il tempo scorre inesorabile, la Regione Basilicata, che ad oggi ha annunciato il primo bando legato all’area di crisi complessa, non ha convocato, come da noi richiesto e sollecitato più volte, un tavolo vero, affinché si possa condividere insieme un percorso virtuoso per salvare l’intero indotto e le aziende di logistica.
Il tempo scorre inesorabilmente.
Non staremo a guardare, perché per quanto riguarda la nostra azione sindacale a partire dal 2021 fino al 3 ottobre 2023 abbiamo rivendicato e portato in Basilicata il primo grande investimento di Stellantis.
Siamo di fronte ad un passaggio epocale per l’industria dell’automotive voluto dalla politica e la politica deve fare la sua parte, ma ad oggi la regione Basilicata ed il governo centrale sono ancora assenti.
Pertanto a partire da lunedì, come Segreterie e con le RSU delle aziende dell’indotto e della logistica, saremo presenti, tutti i giorni, presso la Regione Basilicata fin quando non saremo convocati dal Presidente Bardi e dall’Assessore Casino per mettere in campo tutte le azioni utili per salvare il lavoro ed i lavoratori.