“A un anno dalla nuova gestione del trasporto urbano nella città di Potenza nulla è cambiato nel Piano di esercizio. Nonostante le promesse dell’amministrazione comunale di una “rivoluzione” che sarebbe dovuta partire da settembre, al di là dell’introduzione dell’app e di una nuova bigliettazione tramite tessera ricaricabile, poco e male comunicata all’utenza, sempre più spiazzata e alle prese con i soliti problemi, ci troviamo di fronte alle stesse criticità”. È quanto denuncia Rocco Pace della Filt Cgil Basilicata.
“Le linee e i percorsi dei bus urbani sono gli stessi, con la scarsa attenzione alle esigenze dell’utenza, soprattutto studenti e anziani che sono i maggiori frequentatori – afferma Pace – Dopo il nostro report fotografico sulle innumerevoli fermate urbane non in regola, nessun intervento in merito è stato effettuato, nonostante la presenza di fermate in punti sensibili, vicino a scuole e presidi sanitari. Le zone rurali, dove la viabilità è nettamente peggiorata a causa della scarsa manutenzione del manto stradale, restano abbandonate e mal servite. Per quanto in alcuni punti in città il manto stradale sia stato ripristinato, sono ancora tante le arterie principali che versano in uno stato pietoso, rendendo la circolazione dei bus urbani pericolosa. In varie interlocuzioni era stata rinnovata la promessa di un cambiamento e di nuove soluzioni ai problemi atavici del trasporto urbano nella città di Potenza da parte del Comune che oggi, a un anno dalla nuova gestione Miccolis, non vediamo”.
A preoccupare la Filt Cgil è poi l’imminente scadenza del “fine vita” delle scale mobili XVIII Agosto, impianto primo. “Entro ottobre 2024, allo scadere dei trent’anni, l’impianto XVIII Agosto, il primo della città, dovrà essere adeguato alle certificazioni Ustif (rampe, motori, ascensori) o altrimenti dovrà chiudere essendo giunto a fine vita. Ciò nonostante a oggi – dice Pace – una progettazione seria che guardi al mantenimento dell’apertura dell’impianto non c’è, provocando un danno non solo all’utenza ma anche ai lavoratori, con un impatto occupazionale di almeno una decina di unità. Per questo motivo – conclude Pace – chiediamo al sindaco un incontro urgente insieme a tutti i soggetti coinvolti per mettere in atto le iniziative necessarie a scongiurare questa terribile ipotesi”.