La start-up lucana “Inelectric” fa la storia come prima azienda in Basilicata, e tra le prime 4 in Italia, a ottenere l’ambito accreditamento presso il Ministero dei Trasporti per la costruzione di sistemi per la riqualificazione elettrica per veicoli. Questo traguardo segna un passo significativo verso la promozione della mobilità sostenibile e l’accessibilità alla conversione elettrica delle vetture, soprattutto quelle d’epoca o di interesse storico. L’accreditamento rilasciato al team di “Inelectric” apre nuove prospettive per la riqualificazione elettrica delle auto, un’operazione che si dimostra particolarmente vantaggiosa per i veicoli classificati tra le classi Euro 0 ed Euro 2, noti per l’alta emissione di inquinanti e frequentemente esclusi dalla circolazione in alcune città a causa delle restrizioni ambientali in atto.
L’ingegner Iantorno, fondatore di “Inelectric,” assieme all’Officina D’Angelo hanno presentato il primo progetto di retrofit per la famiglia delle Fiat 500 durante l’ultima edizione della Fiera delle Auto d’Epoca di Bologna, riscuotendo un notevole successo e attirando l’attenzione degli appassionati di auto d’epoca e degli ambientalisti, interesse confermato anche con l’acquisizione dei primi preordinativi
Un prototipo funzionante, una Fiat 500 del 1962, è ora una testimonianza tangibile del lavoro svolto da “Inelectric”. Francesco Iantorno, il progettista ideatore del sistema elettrico, condivide la sua soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando i considerevoli vantaggi dal punto di vista ambientale che questa innovazione comporta. La conversione in veicoli elettrici non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche la possibilità di accedere alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e semplifica notevolmente i costi di manutenzione per i proprietari di auto d’epoca convertite in veicoli elettrici. “Inelectric” è determinata a proseguire la sua missione di promuovere la mobilità sostenibile e di rendere accessibile la conversione elettrica delle auto, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città.
UNA FIRMA LUCANA PER LE NUOVE SOLUZIONI DI MOBILITÀ SOSTENIBILE
Porta la firma di una start up lucana associata una delle proposte più innovative, apprezzate e ufficialmente validate per trasformare i veicoli a motori termici in elettrici: la Ineletric è una delle quattro aziende che, a livello nazionale, hanno ottenuto l’accreditamento ministeriale per la riqualificazione delle auto. Si tratta di una validazione necessaria per produrre il cosiddetto retrofit, cioè la tecnologia da montare sulle vetture. Gli appassionati hanno potuto apprezzare la prima applicazione proposta dalla start up lucana alla Fiera delle Auto d’Epoca di Bologna, dove il sistema è stato montato a bordo di una Fiat 500. La soluzione di retrofit della Ineletric ha una particolarità: cambia il motore, ma non la struttura della macchina che conserva anche il sistema di cambio. Questa tecnologia si dimostra particolarmente vantaggiosa per i veicoli delle classi Euro 0 ed Euro 2, noti per l’alta emissione di inquinanti e frequentemente esclusi dalla circolazione in alcune città a causa delle restrizioni ambientali in atto.
“E’ un risultato doppiamente significativo – ha commentato il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma – in considerazione di quello che il settore automotive rappresenta per la nostra regione e per la sua economia, chiamato alla grande sfida della transizione energetica e della mobilità sostenibile. Vale la pena ricordare che, nonostante il nostro Paese sia stato tra i primi a dotarsi della normativa necessaria, solo nel 2022 è stato approvato il regolamento per far partire una vera e propria filiera della riconversione. Ed è motivo di grande orgoglio che sia proprio una nostra start up, che tra l’altro si è già contraddistinta per la capacità di progettare soluzioni ad alto contenuto di innovazione tecnologica ed ecologica, a emergere tra le prime realtà in Italia ad ottenere il via libera ministeriale per procedere all’omologazione del kit di conversione del motore propedeutico al suo utilizzo industriale”.