L’Assessorato alla sanità della Regione Basilicata ha portato all’approvazione della Giunta regionale il provvedimento applicativo della norma nazionale e contrattuale che prevede la corresponsione di una indennità per il personale operante nei servizi di pronto soccorso. A darne notizia, in un trionfalistico comunicato, è l’assessore Fanelli, che parla di obiettivo condiviso e accordo con le organizzazioni sindacali. Non sappiamo a quale accordo l’assessore faccia riferimento, in quanto è stata la sola Fials con la confederazione Confsal a dare il benestare ad una ripartizione che ha escluso l’intera platea dei lavoratori del Dipartimento emergenza urgenza 118. L’assessore omette di dire, infatti, che Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl non hanno firmato tale accordo ritenendo l’esclusione dei professionisti operanti nel servizio di emergenza urgenza dell’Azienda sanitaria di Potenza e di altri reparti inseriti nel protocollo operativo del fast track dell’Aor San Carlo non rispondente alla ratio del legislatore prima e della delegazione di parte pubblica e sindacale che ha predisposto e sottoscritto il CCNL, proprio con l’intento di dare un riconoscimento a professionisti che operano in condizioni di lavoro disagiate e che hanno avuto un ruolo decisivo, nei pronto soccorso e sul territorio per superare gli anni durissimi della pandemia.
Continuiamo ad assistere a spot non aderenti alla realtà dei fatti, come avvenuto per le stabilizzazioni del personale covid, considerato che dall’incontro svoltosi lo scorso 28 settembre, siamo ancora in attesa dell’attivazione di una graduatoria unica che consenta un reale superamento del precariato, considerato che ad oggi circa 40 infermieri e oltre 20 oss già nelle graduatorie aziendali, attendono di firmare un contratto a tempo indeterminato.