Intensa seduta della quarta Commissione consiliare (Politica sociale) presieduta dal consigliere Gianni Perrino (M5s).
Subito l’audizione dell’avvocato Ercole Trerotola, in merito alla proposta di legge n.180/2023: “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n.242/2019”, di iniziativa dei Consigli comunali di Bella, Vietri di Potenza, Trecchina, Matera, Rionero in Vulture, Rivello, Picerno e Miglionico. In una precedente seduta dell’organismo consiliare, già auditiil sindaco del Comune di Bella, Leonardo Sabato, la vice sindaco, Angela Carlucci e la legale rappresentante dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, Alessia Mascolo.
Ercole Trerotola ha esordito: “Rappresento le difficoltà dei Consigli regionali nel promulgare una legge sul suicidio assistito, stante il principio di legalità che impone alla Pubblica amministrazione attività che trovino fondamento nelle leggi. Lo stato attuale del diritto non permette alle Regioni di ricevere richieste di aiuto al suicidio. Trattandosi di assistenza sanitaria, piuttosto che di tutela della salute, dovrebbe essere lo Stato a promulgare una legge sui principi, senza la quale le Regioni non possono dettare la disciplina giuridica. Il tutto fermo restando la non punibilità di chi aiuta al suicidio in presenza delle condizioni dettate dalla sentenza 242/ 2019 della Corte Costituzionale. Da sottolineare che l’etica laica non è uguale per tutti e differisce da quella religiosa. Un altro tema è quello che vede una qualche vicinanza del suicidio assistito con il testamento biologico, avendo tra l’altro, la Consulta fatto riferimento al consenso informato. Ma suicidio assistito e testamento biologico sono assolutamente incompatibili”.
Fin qui Ercole Trerotola, ricordando che sarebbero dovuti intervenire anche il Presidente del Comitato Etico Unico Regionale per la Basilicata (CEUR) ed i Presidenti dell’Ordine dei Medici di Potenza e Matera, assenti per altri impegni e che saranno auditi in una prossima seduta della quarta Commissione.
Audito, in seguito, il sindaco di Stigliano, Franco Micucci, sule problematiche riguardanti l’Ospedale “Salvatore Peragine”. Micucci è partito dalla storia del nosocomio, sorto negli anni ’60 per tutelare la salvaguardia della salute degli abitanti l’area della collina materana. “All’epoca – ha detto Micucci – il solo Comune di Stigliano contava 12.000 abitanti, lo stesso numero, pressappoco, di quelli che oggi risiedono sull’intero territorio. L’ospedale, nel corso degli anni, è stato declassato, divenendo ospedale distrettuale e mantenendo i servizi per chi è in stato di cronicità ed il sostegno alla cura. Chiuso il laboratorio di analisi, ridimensionato il pronto soccorso, chiusi reparti di primaria importanza, vedi ortopedia, ginecologia e, soprattutto, la chiusura della lungodegenza. Dirigenti che lavorano altrove ed una molteplicità di bandi che non hanno avuto esito. Allo stato attuale, un solo primario per l’assistenza di primo soccorso. Nessuna risposta – ha rimarcato Micucci – alle reiterate proteste da parte dell’Azienda sanitaria negli atti, tantomeno nei fatti. Da rilevare che l’ospedale di Stigliano è capofila SNAI, vale adire Strategia nazionale Aree Interne, considerando “interne” quelle aree caratterizzate da una significativa distanza dai principali centri di offerta di servizi, in particolare quelli relativi all’Istruzione, Mobilità e Servizi socio-sanitari. Settori, evidentemente, che non hanno trovato le giuste risposte per raggiungere l’obiettivo fondamentale dello sviluppo della coesione territoriale con una politica diretta al miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini e delle opportunità economiche nei territori interni, evitando il rischio marginalizzazione. Tutto questo contemplato per la prima volta, con Stigliano in prima fila, nel programma nazionale di riforma (PNR) del 2014 e poi ridefinito con l’accordo di partenariato 2014-2021. Resta il fatto che il nosocomio di Stigliano, pur avendo svolto un ruolo di grande efficienza durante il periodo pandemico, resta al palo, non tenendo conto del fatto che lungodegenza e hospice non devono assolutamente essere messe in discussione, così come vanno rivalutati, altri due capisaldi degli ospedali Snai: il Centro diurno per malattie neurovegetative e la figura dell’infermiere di comunità. VI è, poi – ha continuato il Sindaco – la problematica legata ai rilievi sismici relativi agli ospedali di Comunità ed anche in questo caso non è dato sapere l’esito dei controlli effettuati dai tecnici Asm e facenti capo ad Invitalia. Noi attendiamo – ha concluso il sindaco Micucci – legittime risposte, altrimenti ci vedremo costretti a seguire altre strade, cercando la possibilità di far accogliere le nostre richieste in virtù delle esigenze delle nostre esigenze, onde evitare la deportazione di un intero territorio”.
Presente in quarta Commissione l’assessore al dipartimento “Politiche della persona”, Francesco Fanelli, accompagnato dal dirigente Ufficio Pianificazione Sanitaria, Giuseppe Montagano. In discussione l’Atto n. 362/2023: Delibera di Giunta regionale n.574 del 14.09.2023, avente ad oggetto ‘Modifica dell’allegato alla Dgr n.801/2021 di determinazione dei fabbisogni delle strutture sociosanitarie di cui alla Dgr n.1218/2017”.
“La Regione Basilicata con la Dgr n.1218/2017, in linea con il Dpcm 12.01.2017, ha definito i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi delle strutture sociosanitarie (RSA), in regime residenziale e semiresidenziale, classificate per livello assistenziale”.
Dopo ampia discussione, la Commissione ha deciso di procedere ad una votazione condizionata con la modalità dell’espressione e trasmissione del proprio parere alla Giunta in merito alla delibera: “Parere favorevole a condizione che i pareri di compatibilità vengano espressi dalle Aziende sanitarie sulla base del fabbisogno complessivo aziendale intendendo i fabbisogni espressi nei singoli distretti”.
Unanimità di consensi da parte dei presenti: Perrino (M5s), Baldassarre (Idea), Bellettieri (Fi), Giorgetti (Gm), Coviello (Fdi), Braia (Iv), Cifarelli (Pd).
La Commissione ha, anche, deciso che, per quanto concerne le due proposte di legge n.89/2021 su: “Istituzione del reddito di libertà per ledonne vittime di violenza”, d’iniziativa dei consiglieri Acito, Piro e Bellettieri e n. 94/2021 su: “Misure di sostegno per la promozione della parità di genere in Basilicata”, di iniziativa dei consiglieri Cifarelli e Pittella, qualora si sia definitivamente d’accordo sull’accorpamento, si possa procedere, nelle prossime riunioni dell’organismo consiliare, alla votazione, tenendo conto degli emendamenti depositati dal consigliere Bellettieri che ha, in chiusura di seduta, chiesto al consigliere Perrino, attuale presidente della Commissione, di iscrivere all’ordine del giorno, la proposta di legge inerente la Sicurezza degli impianti sciistici, in virtù dell’approssimarsi della stagione invernale.