Sabato 18 novembre 2023 a partire dalle ore 8,45, all’Auditorium dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera è in programma il convegno dal titolo “Talassemia 2023” patrocinato dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Sarà un momento di confronto per fare il punto della situazione sulle ultime novità terapeutiche inerenti questa malattia. Dal 2010, ogni 2 anni, l’Ematologia di Matera ha organizzato eventi sul tema. La Talassemia è una malattia ereditaria del sangue molto grave causata da un difetto genetico che provoca la distruzione dei globuli rossi. La mutazione genetica causa una minore presenza di emoglobina e quindi una scarsa ossigenazione di tessuti, organi e muscoli che porta stanchezza e scarsa crescita. Chi ne soffre deve sottoporsi a frequenti trasfusioni di sangue.
Nell’augurare buon lavoro ai partecipanti, il commissario straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo ha sottolineato come “la partecipazione al convegno dei massimi esperti ma anche dei pazienti, permetta un confronto ed una crescita su temi di grande attualità per la gestione della malattia, esplorando anche le ultime novità terapeutiche e l’ambito sperimentale delle cure”.
Grazie alla prevenzione l’incidenza si è drasticamente ridotta e la prognosi della malattia, grazie alla ricerca, alle terapie farmacologiche ed alla disponibilità di sangue, è significativamente migliorata. Nel corso del convegno si parlerà anche delle nuove frontiere di cura rappresentate dalla terapia genica. Come si realizza? Si prelevano cellule staminali del paziente, in laboratorio il gene patologico di queste cellule viene sostituito da una copia funzionante del gene ed infine tali cellule, così modificate, sono poi reinfuse al paziente. L’attenzione sarà poi focalizzata sulle ultime novità terapeutiche, molte ancora in fase sperimentale, che potranno incidere positivamente sulla qualità di vita dei pazienti. Al termine un confronto con i pazienti ed i loro familiari che potranno esporre agli esperti quesiti in tema di cure e, più ampiamente, di gestione della talassemia.