Le associazioni di categoria delle guide turistiche ConfGuide Matera e GTA Basilicata segnalano un’importante criticità sul progetto del “Parco Intergenerazionale” di piazza della Visitazione.
Da quanto emerso nel corso della presentazione del progetto e dalle successive dichiarazioni da parte dell’amministrazione comunale pare evidente che non sia ritenuto necessario prevedere una soluzione definitiva alla soppressione del terminal bus poiché, dall’inizio dei lavori, qualche mese fa, quando cioè è venuta meno la disponibilità di piazza Matteotti, non sarebbe successo “nulla di drammatico”. La cosa ci sorprende molto, avendo constatato direttamente i notevoli disagi subiti dai visitatori costretti a salire e scendere dagli autobus nel pieno traffico di via Aldo Moro o a vagare alla disperata ricerca del punto di arrivo e partenza delle navette per l’aeroporto di Bari poste a pochi metri da quella che presto diventerà una rotonda che metterà in comunicazione via Lucana e via Dante, due tra le arterie più trafficate della città.
Nonostante le gravi carenze strutturali nei collegamenti extraurbani, essenzialmente limitati al trasporto su gomma, la crescita del settore turistico ha reso la città uno dei pochissimi centri meridionali, l’unico in Basilicata, a veder crescere la popolazione in questi anni di inesorabile declino demografico. Una parte importante dei lavoratori, tuttavia, viaggia dai paesi vicini. Abbiamo, pertanto, un’enorme necessità di un terminal bus ben funzionante e in posizione centrale.
Pur non potendo contare ancora su un sistema in grado di tenere traccia del numero di gruppi organizzati che arrivano in città ogni anno, è ben noto come essi costituiscano la parte più cospicua dei visitatori totali, soprattutto nei mesi primaverili e in autunno, riempiendo ristoranti, alberghi, prenotando visite guidate, visitando musei e siti d’interesse. Per tale tipo di viaggiatori, le tempistiche e l’efficienza organizzativa sono essenziali nella scelta delle mete.
Ricordiamo, inoltre, che per quanto i cittadini siano giustamente chiamati a cambiare le proprie abitudini per andare incontro alle necessità sempre più impellenti di ecosostenibilità, ad amministratori e progettisti spetta l’onere di offrire soluzioni praticabili per la mobilità turistica e lavorativa, meglio ancora se tali soluzioni rispettino i medesimi criteri di ecosostenibilità. In tal senso, facciamo presente che il progetto prevede la creazione di 250 posti auto, che, alla massima capacità, potrebbero trasportare circa 1000 persone. Lo stesso numero di persone potrebbe raggiungere il cuore della città usando appena 20 autobus, con un impatto ambientale nettamente inferiore.
Dal momento che le paventate eventuali soluzioni emerse finora (hub di Serra Rifusa, Torraca, area adiacente al tribunale) sono impraticabili, condizionati da accordi con altri attori e/o prevedono tempi molto lunghi, sollecitiamo l’amministrazione comunale a comunicare tempestivamente il piano previsto per la prossima stagione turistica, il cui prologo è già alle porte con l’avvio del Presepe Vivente, tradizionalmente considerato un evento per gruppi organizzati.