Il messaggio della Giornata mondiale dei Poveri oggi e il Rapporto Caritas “Controluce”, presentato ieri l’altro al Centro Polifunzionale di Tito, sono ulteriori segnali del crescente disagio sociale che nella nostra regione coinvolge i nuovi poveri, tra i quali lavoratori e famiglie monoreddito colpiti pesantemente dagli aumenti del costo della vita. Così il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli che nell’incontro di Tito è intervento dando un contributo di analisi e proposte. Dal titolo della Giornata «Non distogliere lo sguardo dal povero» cogliamo due aspetti: i numeri forniti dalla Caritas sulla realtà lucana – dice Tortorelli -non sono freddi dati statistici ma persone in carne ed ossa con situazioni drammatiche; l’identikit del nuovo povero realizzato dalla Caritas fa riferimento a quanti si rivolgono alla Caritas per aiuto ma ci sono, purtroppo, tanti che non si rivolgono a nessuno. Il sindacato, come verifichiamo in particolare dai nostri operatori del Patronato Ital, riesce ad intercettare una piccola parte anche se sono ancora troppo numerose le persone e le famiglie che vivono nel “buio” perché non vogliono o non sanno a chi rivolgersi. Tutto questo accade – aggiunge il segretario Uil – mentre è la Caritas ad intravedere un peggioramento nel nuovo anno proprio perché, come sosteniamo da tempo ed abbiamo denunciato nello sciopero nazionale di venerdì scorso, i salari medi dei lavoratori non ce la fanno più, la tassazione fiscale è troppo alta e le famiglie sono assediate dall’inflazione. Per questa ragione insistiamo: c’è una sola strada per superare l’emergenza sociale ed è quella del lavoro dignitoso che si traduca in aumenti salariali al passo con il costo della vita e delle esigenze della famiglia – dalle spese scolastiche, specie universitarie a quelle per la salute – e nel superamento del precariato. Accanto a questo rivendichiamo misure nel welfare e quindi di sostegno che non possono ridursi nel bonus gas, nel nuovo disciplinare e forse in quello per l’acqua. La Giunta Regionale, come il Governo – afferma Tortorelli – deve individuare risorse da destinare ad un Piano regionale di contrasto della povertà e del disagio sociale, che specie dopo l’annullamento del Reddito di Cittadinanza, una misura d’emergenza per una situazione di emergenza, in primo luogo accresca i servizi essenziali gratuiti. Il sindacato che intendiamo noi, il sindacato delle persone – conclude – farà fino in fondo tutta la sua parte per raccogliere quello che Papa Francesco chiama “il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà e si alza sempre più forte”. La mobilitazione e lo sciopero regionale del 1 dicembre prossimo ne sono un’ulteriore testimonianza”.
Nov 19