Un nuovo percorso di assemblee nei posti di lavoro, incontri nelle scuole, anche utilizzando arte e linguaggi diversi ed innovativi contro la violenza sulle donne e per affermare la cultura di genere, è stato presentato oggi dalla Uil e dalla Commissione Pari Opportunità della Uil. All’incontro nella sede regionale Uil hanno partecipato Vincenzo Tortorelli, segretario regionale, Sofia Di Pierro segretaria confederale, Raffaella Triunfo coordinatrice Pari Opportunità Uil, con la presenza del digital artist Silvio Giordano di Potenza che attraverso videoarte, fotografia, installazione, scultura, performance, collage, tra i vari temi sociali, si occupa da tempo della violenza sulle donne.
Lo slogan – “C’è ancora domani” – ruota intorno ad una serie di azioni che non lasciano spazio alla retorica per far diventare la Giornata nazionale contro la violenza alle donne in un lavoro quotidiano. “Contro la violenza sulle donne – ha spiegato Sofia Di Pierro – intendiamo far comunicare tra loro mondi e linguaggi diversi e programmando incontri nelle scuole con ragazzi e ragazze. È la nostra missione, quelle di essere con e tra le persone, e questa volta vogliamo farlo e continueremo a farlo con il mondo dell’arte. È un ulteriore “strumento” del quale come sindacato, come UIL, vogliamo dotarci perché abbiamo scelto di essere il sindacato delle persone e quindi abbiamo la necessità di esperire linguaggi diversi per poter essere vicini a tutti. Lo facciamo, ancora una volta, concretamente. Le immagini infatti possono creare pensiero. Un’immagine è forte quando è di tutti, può arrivare in tutto il mondo, parlare tutte lingue senza sottotitoli, al di là di ogni distinzione. È un messaggio universale e trasversale, è ciò che serve per stare con le persone, per comunicare con loro anche senza parlare, per creare una coscienza comune”.
Le opere di Silvio Giordano hanno raccontato tanto sulla violenza di genere ed insieme fatto riflettere, anche attraverso un confronto con delegate Uil, sui tanti volti della violenza, sui diritti negati, sulla manipolazione, sul lavoro precario e sottopagato soprattutto delle donne.
Silvio racconta il sommerso, il lato oscuro della condizione femminile (e non solo) che – ha detto – “si è portati a denunciare attraverso le parole che purtroppo però, sole, non bastano”. Giordano punta su immagini scioccanti, pungenti, “l’opposto della comunicazione retorica”- dice – ” in grado di scatenare la riflessione”. Raffaella Triunfo coordinatrice Pari Opportunità Uil, ha presentato un programma di assemblee sui luoghi di lavoro per fare formazione ed informazione prima di tutto fra le donne ma anche tra gli uomini. “Vogliamo realizzare – dice – occasioni di prevenzione concreta e costante, rafforzando prima di tutto la rete delle nostre delegate alle pari opportunità”. Per Tortorelli “il nuovo linguaggio è molto vicino a quello innovativo del sindacato delle persone che vuole arrivare a tutti, coniugando tradizione ed innovazione. Al centro dell’impegno sindacale – afferma – i diritti delle donne per determinare le condizioni per un nuovo umanesimo nel quale non ci sia spazio per la violenza e l’individualismo affermando i valori del rispetto di genere, della solidarietà e del bene comune. Per noi – sostiene Tortorelli – un banco di prova per il nuovo modello di rappresentanza sociale che stiamo perseguendo da tempo. Lo sciopero del 1 dicembre sarà un’ulteriore occasione per manifestare a favore dei diritti delle donne”.