Confsal Matera e Fials Matera intervengono per smentire alcune affermazioni rilasciate nel comunicato stampa di Cgil, Cisl Uil sul tema dell’indennità di Pronto Soccorso.
Di seguito la nota integrale.
È fondamentale chiarire la situazione e correggere eventuali fraintendimenti che potrebbero generare una errata informazione.
Le informazioni riportate nel comunicato stampa con dichiarazione dello stato di agitazione non rispecchiano accuratamente la realtà dei fatti. È importante considerare il contesto e ottenere una visione completa della situazione prima di trarre conclusioni definitive e di far riflettere una platea di lavoratori (circa 700) e anche l’opinione pubblica.
In merito all’affermazione riguardante l’indennità di Pronto Soccorso, desideriamo precisare che la Legge di Bilancio del 2022 (legge n234 del 30/12/2021) prevede che detta indennità spetta esclusivamente al personale che lavora nei Pronto Soccorso stabilendo anche un valore di 63 milioni di euro, per poi essere ripartiti nelle varie Regioni in base al numero di Dipartimenti di Emergenza Urgenza (DEA). Stiamo parlando di una indennità di natura accessoria da riconoscere in ragione dell’effettiva presenza in servizio.
Contrariamente a quanto affermato nel comunicato stampa, in base al ragionamento dei sindacati regionali, che aprono ad un discorso legato ai servizi di Pronto Soccorso, ci meravigliamo del fatto che puntano il dito solamente al personale del 118 e non aprono invece al personale di tutte le aree e di tutti i ruoli compresi gli amministrativi che ruotano nel DEA.
La legge parla chiaro e il diritto di questa indennità spetta solamente al personale che vi opera in modo stabile e non occasionale, purtroppo il 118 lucano stranamente è collocato, in base alla legge regionale 2/2017, in un azienda (ASP di Potenza) non sede di DEA, un’anomalia che purtroppo esclude la platea dei lavoratori da detta indennità.
È essenziale sottolineare il nostro impegno per la trasparenza e la verità in tutte le attività che svolgiamo.
Ci teniamo a garantire che le informazioni fornite al pubblico siano accurate e complete e per questo che i segretari della cgil cisl e uil dovrebbero conoscere la legge e che l’art 1 comma 293 parla espressamente di Pronto Soccorso ma soprattutto non possono ignorare i 43 emendamenti presentati al senato che riguardavano l’estensione dell’indennità all’intero sistema dell’emergenza-urgenza tutti respinti in commissione.
La Regione Basilicata non dovrebbe entrare nel merito dei beneficiari di suddetta indennità perché questa fattispecie è materia di contrattazione integrativa aziendale (CCNL 2019/21 art. 9 comma 5 lettera L) e non è prevista nel confronto regionale poiché l’articolo 7 comma 1 lettera F del CCNL 2019/21 prevede solamente il riparto tra le aziende delle risorse di cui l’art. 1 comma 293 della legge 30/12/2021 n. 234.
La Regione Basilicata ha assegnato le risorse senza entrare nel merito dei beneficiari in maniera corretta.
Qualcuno si potrebbe domandare perché alimentare tutta questa polemica e attaccare due segreterie che hanno chiesto solo di applicare la legge. Perché illudere una platea di 700 lavoratori e schierarsi contro delle sigle sindacali, generando odio e rancore per un’indennità che non spetta all’azienda in cui sono collocati i lavoratori del 118?
Perché non si chiede semplicemente alla Regione Basilicata di intervenire con risorse aggiuntive del bilancio regionale?
Infine, vogliamo rassicurare tutti gli interessati che Confsal e Fials Matera continueranno ad operare nel rispetto dei più alti standard etici e professionali vigilando sulla corretta applicazione delle norme e delle leggi nella tutela dei lavoratori. Siamo consapevoli dell’importanza di mantenere la fiducia del pubblico e faremo ogni sforzo per risolvere qualsiasi malinteso derivante da queste incomprensioni.