Giampiero De Meo, coordinatore tecnico scientifico Zona Franca Matera, in una nota informa che a seguito del decreto Mezzogiorno parte dal 30 novembre la ricognizione dei fabbisogni di personale da parte del Governo nazionale. Di seguito la nota integrale.
Parte la ricognizione dei fabbisogni di personale da parte del governo. Se ne era parlato con il prof Antonio Uricchio in anteprima durante il seminario dal titolo “Decreto mezzogiorno Zes Unica e Fondi per la Coesione ” del 14 ottobre ultimo scorso presso Openet Zona Paip a Matera. Decreto poi convertito in legge pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 16 novembre, la quale all’art 19 prevede disposizioni per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti territoriali.
Dal 30 novembre sino al 30 gennaio 2024 sulla piattaforma del Dipartimento per le politiche per la coesione i comuni e le loro unioni, le province, le citta metropolitane e le regioni potranno presentare la manifestazione di interesse, previo delibera di dotazione organica, per consentire di assumere con procedura concorsuale un numero massimo di 2.200 funzionari che saranno impiegati esclusivamente al rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni territoriali. Tutto ciò per consentire una gestione delle risorse e degli interventi della politica di coesione efficiente, afficace e entro le scadenze previste. Agli Enti Locali (2246 Comuni e 157 Unioni di Comuni di cui rispettivamente 131 e 8 lucani) ai comuni e unioni saranno destinati fino a un massimo di 1.674 nuovi assunti, alle amministrazioni regionali 250 (divisi tra 7 regioni), alle Province 135 (divisi per 29 di cui 2 lucane) e alle Città Metropolitane 70 (divisi per 5) . Infine, saranno 71 i nuovi assunti destinati al rafforzamento del Dipartimento per le Politiche di Coesione.Un successivo dpcm stabilirà la ripartizione tra gli enti. Oltre 150 milioni di fondi comunitari sono destinati alle sette Regioni e agli enti locali del mezzogiorno d’Italia per il reclutamento dei funzionari a tempo indeterminato che dovranno una volta selezionati, frequentare un corso di formazione gestito dal Formez in collaborazione con le università, per potenziare la capacità amministrativa del mezzogiorno ed essere in grado di qualificare e velocizzare la spesa dei fondi per la coesione che ad oggi sono stati utlizzati solamente per il 34 %. Questo provvedimento anticipa e incrocia la partenza della nuova govrnance della Zes unica operativa dal primo gennaio 2024. Se non è politica per il sud questa come vogliamo chiamarla?