Dimensionamento scolastico 2011-2012, la Provincia di Matera aveva ragione.
Il TAR di Basilicata boccia la Regione e promuove la Provincia. Utilizzando la metafora scolastica, ambito nel quale si è mosso il confronto giuridico in questione, è questa la sintesi del provvedimento che dà ragione all’Ente di via Ridola.
“Il Piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Regione – ha evidenziato il presidente Franco Stella – avrebbe dovuto tenere conto del Piano approvato dalla Provincia. Invece, non solo ha ignorato le decisioni di un territorio, concertate con i Comuni a seguito di numerosi incontri con gli stessi rappresentanti di istituto, ma non ha neanche ritenuto opportuno motivare gli stravolgimenti apportati.”
E sono proprio le mancate motivazioni il casus belli che ha reso giustizia alla provincia avvalorando la posizione dell’Amministrazione a discapito di un provvedimento regionale che: “avrebbe dovuto tener conto della proposta formulata dalla Provincia e, in particolare, di quanto indicato nel Piano provinciale di dimensionamento, formulato con la partecipazione dei Comuni interessati all’esito di un articolato procedimento, e riportare le motivazioni per cui aveva inteso disattenderla.”
Dunque un’autonomia che il Tar riconosce essere stata prevaricata senza alcuna logica, plausibile o meno, perché se è pur vero che i provvedimenti di dimensionamento scolastico “costituiscono espressione della potestà di autorganizzazione dell’Amministrazione regionale”, è altrettanto necessario che la stessa debba tener conto “nell’ambito di esercizio di programmazione e in un’ottica di collaborazione tra enti, delle esigenze indicate dagli enti territoriali minori.”
“Le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad amministrare la cosa pubblica nell’esclusivo interesse dei cittadini. Ritengo doveroso e imprescindibile – ha dichiarato il presidente Stella – questo presupposto che dà il senso e la responsabilità del mandato che ci viene affidato dalle persone. E proprio la scuola, uno dei settori più sensibili rispetto gli obiettivi di sviluppo che si perseguono, ci obbliga ad approfondire, e motivare, le decisioni che la interessano. La Provincia, consapevole del cambiamento che le nuove indicazioni sul dimensionamento avrebbero determinato, ha percorso la strada del confronto per riuscire a disegnare un progetto quanto più possibile rispettoso delle esigenze di alunni, genitori, docenti e dirigenti scolastici. Un dialogo fruttuoso del quale il Tar ci ha dato ragione, a dimostrazione che quando parliamo agiamo concretamente e con cognizione di causa.”
Matera, 26 luglio 2012 – La scuola media Torraca e la Provincia di Matera hanno vinto il ricorso al Tar di Basilicata per contestare le scelte inserite dalla Regione Basilicata nel piano di dimensionamento scolastico che aveva sottratto alla scuola di via Aldo Moro la succursale di piazza degli Olmi. Un successo che premia lo sforzo profuso nella scorsa estate dai docenti della scuola, dai genitori degli alunni e dal dirigente scolastico Leonardo Iannuzzi nonché dal presidente della Provincia, Franco Stella sostenuto dal Consiglio e dalla Giunta Provinciale. Come è noto la Provincia aveva affidato all’avvocato Franco Carrozzo di Lecce di portare il ricorso davanti al TAR di Basilicata, che si è pronunciato in maniera definitiva contro la Regione Basilicata “bocciando” la delibera adottata dal Consiglio Regionale Basilicata n. 98 del 2 febbraio 2011 sul dimensionamento scolastico. A riguardo ascoltiamo la dichiarazione del presidente Stella che mantenuto gli impegni assunti con le famiglie e i docenti della scuola materana: “Credo che questa sentenza, sia pure in ritardo, rende giustizia rispetto alla legittima scelta assunta dal Consiglio provinciale e dalla Giunta provinciale. E’ assurdo che oggi si vada a riconoscere un legittimo diritto di tanti alunni e docenti che sono stati penalizzati. Ci auguriamo che quanto accaduto non venga a ripetersi in futuro e che le scelte che riguardano il territorio, laddove le competenze sono dell’ Amministrazione vengano rispettate al fine di evitare atteggiamenti che procurano ingiustizie alla nostra comunità”.
Il Tribunale, nell’emanare la sentenza definitiva, ha annullato il provvedimento regionale per “difetto di motivazione.
Il dirigente scolastico della “Torraca”, Leonardo Iannuzzi commenta così la sentenza: “Purtroppo queta sentenza non potrà produrre effetti in quanto sono cambiate alcune norme che hanno portato, anche per la città di Matera, alla costituzione di sei Istituti Comprensivi che devono contenere un numero minimo di mille alunni. Questa sentenza- sottolinea il dirigente- assume in ogni caso enorme importanza perché i cittadini materani, insieme al personale della scuola, hanno colto l’estrema ingiustizia perpetrata ai loro danni da chi aveva poco a che fare con gli interessi della scuola materana. Va sottolineato anche l’impegno assunto dall’Ente Provincia che si dimostrata sempre vicina ai cittadini contribuendo in modo determinante ad un successo che rappresenta la risposta alle esigenze di cittadini che ambiscono ad una migliore società fondata su giustizia e valori”.
Carlo Abbatino
E quindi?