La Consulta comunale giovanile di Matera ha celebrato la giornata contro la violenza sulle donne con una cerimonia in via Lucana nel piazzale adiacente il portone dell’abitazione di Anna Rosa Fontana, la donna materana uccisa dal suo ex compagno il 7 dicembre 2010 all’età di 38 anni. Di seguito la nota integrale.
In un atto di solidarietà e commemorazione, diverse associazioni si sono riunite nel piazzale antistante il portone dove una donna di Matera, Anna Rosa Fontana, è stata tragicamente uccisa tredici anni fa, per onorare la sua memoria e per lanciare un messaggio forte contro il femminicidio, in occasione del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’evento è stato organizzato dalla Consulta Comunale Giovanile di Matera e hanno partecipato i familiari di Anna Rosa, i suoi figli, le sorelle, la madre, il Sindaco di Matera Domenico Bennardi, l’Assessore comunale Angela Mazzone, Antonella Fontana dell’associazione Anna Rosa “una di noi”, Stefano Melodia e Martina Di Lecce, rispettivamente il Presidente e Vicepresidentessa della Consulta Comunale Giovanile di Matera, attivisti, organizzazioni non governative e membri della comunità locale.
La pioggia non ha fermato l’iniziativa, che ha dato vita a riflessioni importanti sulla violenza di genere, sulla necessità di tutela e assistenza delle vittime di violenza e le famiglie, sulla volontà di un cambiamento della società profondo che cominci nel nucleo familiare e che prosegua nelle scuole.
In questo momento di dolore e solidarietà, ci uniamo per condannare fermamente il femminicidio e auspichiamo che le azioni di ogni singolo cittadino maturino per costuire un ambiente di rispetto reciproco e sano, in cui si riconosca la dignità e il valore della vita.
Sono in atto progetti, tra i quali “trasformando i fili della violenza attraverso la cultura”, nelle scuole secondarie di primo, per stimolare e promuovere un approccio sano verso l’altro. Il progetto in questione terminerà con la presentazione finale dei vari elaborati delle studentesse e degli studenti, tra cui un vademecum sulla violenza, una carta di diritti dell’uomo.
L’evento si è concluso con la deposizione di una corona di fiori per Anna Rosa.
L’unità dimostrata questa sera sottolinea la determinazione di porre fine a questa tragica realtà, di cui la morte è l’epilogo più drammatico.