È stato approvato a maggioranza, nella seduta del consiglio comunale di venerdì scorso, il nuovo Regolamento per gli arredi urbani (Rau) della città dei Sassi. Il documento è frutto del lavoro svolto nell’ultimo quinquennio, con l’obiettivo di uniformare e armonizzare l’immagine del centro storico e dei rioni di Sassi. L’applicazione del Rau è estesa alla porzione di altopiano murgico di fronte ai Sassi, ricadente nella zona centrale del sito Unesco per circa 1.016 ettari. Negli ulteriori 4.365 ettari del “Parco delle Chiese Rupestri” e del centro storico, restano vigenti le attuali norme di settore. Per evitare eclatanti difformità, il Rau si applica anche alle quinte edilizie del centro storico che affacciano sulle strade a delimitazione dei Sassi, dove sarà consentito solo l’uso di arredi contemplati nel regolamento. Scendendo nei dettagli, la nuova norma prevede per gli esercizi commerciali l’uso di insegne a lettere singole applicate direttamente sugli architravi, con la possibilità di utilizzare altri materiali come corten, terracotta e pietra locale, da apporre sopra l’ingresso (meglio) o lateralmente. Per gli esercizi diversi da quelli commerciali, il Rau prevede l’utilizzo di caratteri più grandi ma non materiali plastici, sintetici o particolarmente coprenti. Poi per la produzione e vendita di artigianato artistico locale è possibile installare espositori di altezza massima di 1,20 metri, con base e ripiani a circonferenza massima di 60. Importante è anche l’uniformità dell’illuminazione, perché il regolamento prevede che quella esterna delle abitazioni e della attività di servizio, deve emettere luce con gradazione di colore pari a 3.000 gradi Kelvin, uguale a quella della pubblica illuminazione in via di rifacimento. Nuove regole per i cartelli pubblicitari: si potranno utilizzare anche totem delle dimensioni di quelli commerciali, ma per attività patrocinate o sponsorizzate dal Comune, e comunque su non oltre il 30% della superficie totale. Sarà consentita l’installazione temporanea di schermi e opere d’arte, purché autorizzate dagli uffici comunali. È consentito l’utilizzo di ombrelloni su terrazze e corti private (diametro o lato massimo 2 metri), purché abbiano il telo bianco o écru, non riportino scritte, né siano piantati al suolo; non possono essere collocati lungo i percorsi pubblici davanti agli ingressi delle attività produttive. Non sono consentiti ombrelloni con il telo colorato o con motivi decorativi o di tipo balneare; i pergolati devono avere estensione pari al 50% della superficie su cui sono installati e non possono comunque superare i 25 mq. Un altro punto importante è quello relativo alle installazioni esterne per gli esercizi di somministrazione, rispetto alle quali è stata istituita l’autorizzazione temporanea (massimo 180 giorni l’anno). La superficie esterna concedibile varia in relazione alla superficie al pubblico dell’esercizio commerciale, con un massimo di 50 mq; la larghezza dei marciapiedi da lasciare libera per il transito dei pedoni viene abbassata a 120 cm; i coni visivi in cui non si possono rilasciare autorizzazioni interessano 21 monumenti, vengono introdotte colorazioni chiare (bianco, grigio, beige) e il corten per la realizzazione degli arredi; le pedane saranno consentite solo se le pendenze delle pavimentazioni superano il 2,5%; le delimitazioni delle aree potranno essere realizzate anche con parapetti aperti in legno, i paraventi trasparenti potranno avere altezza massima di 150 cm. Sono vietate le chiusure trasparenti fra paraventi e ombrelloni soprastanti; gli organi riscaldanti devono essere ad irraggiamento senza fiamme libere comunque alimentate. I motori dei condizionatori dovranno essere installati in abbaini nei pressi dei tetti, o se di grandi dimensioni in appositi locali tecnici già disponibili, mentre si dovrà valutare caso per caso l’installazione di antenne o wifi. Sul rispetto delle norme sono previsti controlli periodici, con revoche, rimozione dei mezzi abusivi, sanzioni amministrative e obbligo di rimozione degli arredi non conformi entro 90 giorni. Tutti gli esercizi commerciali che hanno già spazi esterni in concessione, dovranno adeguarsi alle nuove norme entro un anno. «Con questo regolamento -ha commentato il sindaco Domenico Bennardi- intendiamo valorizzare e uniformare l’immagine e la bellezza di centro storico e Sassi intesi come patrimonio Unesco da tutelare, anche in virtù dell’importante investimento che si sta realizzando per la pubblica illuminazione. Quello di insegne, ombrelloni, antenne, installazioni selvagge e difformi -conclude Bennardi- rappresenta da sempre un’ombra sull’immagine della nostra bella città. Ringrazio l’assessore ai Sassi, Lucia Gaudiano, e l’ufficio comunale di settore, per l’ottimo lavoro svolto, oltre all’impegno di squadra svolto in commissione con le associazioni di categoria».