Si è svolto a Venosa l’appuntamento di formazione dal tema “I care, mi stai a cuore” – segnalare per tutelare – il ruolo della scuola nella segnalazione di abusi, maltrattamenti e/o situazioni di degrado Venosa organizzata dall’Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie OdV – Gruppo Basilicata.Una grande partecipazione al 1° corso di formazione per docenti di infanzia e primaria,circa settanta i docenti che hanno aderito, un corso mirato ad affrontare la causa dei maltrattamenti e/o abusi costanti che i bambini subiscono giorno dopo giorno,spesso legato alla violenza sulle donne. Nell’ 86% dei casi di femminicidio i bambini assistono all’ omicidio della loro mamma.Situazioni gravissime, spesso impensabili ma purtroppo reali, che richiedono iltempestivo intervento di tutti coloro che ne vengono a conoscenza, per segnalarle al più presto all’Autorità giudiziaria competente.Presente all’incontro Frida TonizzoAssistente Sociale Presidente Nazionale ANFAA, e l’Avv. Antonio Cosciaconsulente di legale del Gruppo ANFAA – Basilicata.Gli operatori i docenti, che ottemperano a questo obbligo, devono intervenirecon azioni puntuali e tempestive, portare all’attenzione dei magistrati minorili le loro drammatiche condizioni rompendo il muro di silenzio e di omertà che spesso li circonda. Molto spesso si tace senza nessun tipo di intervento.“Ricordiamo che la segnalazione è obbligatoria”, commenta per noi Frida TonizzoAssistente Sociale, Presidente Nazionale ANFAA,“in base all’art. 9 della legge n. 184/1983, infattiper i pubblici ufficiali, gli incaricati di un pubblico servizio, gli esercenti un servizio di pubblica necessità che debbono riferire al più presto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del luogo in cui il minore si trova sulle condizioni di ogni minore in situazione di abbandono di cui vengano a conoscenza in ragione del proprio ufficio”.“Ogni adulto dovrebbe vigilare su chi è più debole”, ci dice Vania Liscio consigliere nazionale ANFAA“contini a impedire che gli venga fatto del male, e nonlasciarlo solo. A maggior ragione, questo è uno dei compiti della scuola, di una scuola che cerca punti di incontro, stabilisce relazioni e non si accontenta di “passare un sapere”.Temi importarti su cui rimanere informati, ai presenti è stato dato durante il corso materiale informativo, la formazione passa attraverso la conoscenza il confronto e la condivisione