I socialisti non intendono attendere decisioni romane sulle scelte organigrammatiche e sulla individuazione del candidato Presidente. Per il PSI è fondamentale salvaguardare l’autonomia dei partiti regionali nelle scelte che riguardano la propria Regione”. E’ quanto ha deciso la segreteria regionale del Psi lucano – nella riunione tenuta a Potenza ieri sulle elezioni regionali 2024 – ribadendo la necessità delle primarie per il confronto sulle idee, sul programma e per la scelta del candidato Presidente. “In mancanza delle primarie i socialisti sin d’ora offrono la disponibilità del segretario regionale, Livio Valvano, per la carica di Presidente della Giunta Regionale, da condividere con tutte le forze del campo progressista e dell’area moderata che si stringeranno intorno ai valori fondanti del programma di Governo. Alla base del programma la proposta dei valori-manifesto da condividere: libertà, solidarietà, partecipazione democratica, sviluppo sostenibile, con la consapevolezza che le grandi questioni da affrontare partiranno da sanità, lavoro, scuola e formazione, attività produttive, agricoltura, infrastrutture e tutela del territorio. “Da oggi il Psi intende aprire il confronto con tutti i partiti e i movimenti civici, nessuno escluso, tra cui VOLT, Progetto Basilicata, Basilicata Casa Comune, Medinlucania, ANSB e il Laicato Cattolico < viene evidenziato in una nota – L’obiettivo dovrà essere quello di costruire una coalizione unita, ampia e soprattutto coesa, che dovrà lavorare non per contrapporsi all’attuale governo regionale, ma per aprire una nuova stagione riformista e di progresso per la Basilicata”. “Assume valore prioritario la costruzione di una proposta politica in grado di far voltare pagina alla Basilicata, promuovendo il suo sviluppo sociale, educativo, culturale, economico, occupazionale, di accrescimento delle libertà personali dei cittadini in un contesto di solidarietà e inclusione – continua ancora il Psi – Per farlo la Direzione Regionale socialista sarà chiamata a formare un gruppo di lavoro che dovrà confrontarsi con le parti sociali, il mondo del terzo settore, le professioni, le categorie rappresentative dell’intero tessuto economico”.