C’è un avviso di manifestazione d’interesse che il Comune di Matera farebbe bene a prendere in seria considerazione. Dà il via a un pacchetto di assunzioni per la politica di coesione nel Sud con l’intento di raccogliere informazioni sulle necessità di personale qualificato anche da parte dei Comuni della Basilicata. La raccolta delle manifestazioni di interesse sarà aperta dalle 12 del 30 novembre alle 12 del 30 gennaio 2024, con la presentazione delle domande esclusivamente attraverso la Piattaforma del Programma Nazionale CapCoe. Per ulteriori chiarimenti, è possibile inviare richieste scritte all’indirizzo e-mail quesiti@capcoe.gov.it entro sette giorni dalla chiusura della piattaforma. Il piano, per la cronaca, prevede l’assunzione di 2.200 funzionari a tempo indeterminato, con l’intento di rafforzare la capacità di governo delle amministrazioni territoriali.
Il Comune di Matera ha un disperato bisogno di personale, in generale. Si pensi a un ufficio cruciale per le sorti economiche della città come quello che si occupa degli antichi rioni Sassi, il patrimonio più cospicuo di una comunità che ha già da tempo scommesso alcune delle sue migliori carte sul recupero dei centri storici e il movimento turistico che il patrimonio materano riesce a muovere per la sua ricchezza e unicità.
Ma non bastano solamente i dirigenti. Senza esercito non si vincono guerre. I meno giovani ricorderanno sicuramente la legge speciale 285. Non si tratta di essere nostalgici ma, prima o dopo, con i necessari correttivi, bisognerà arrivare a maturare provvedimenti della stessa portata sociale, a favore del lavoro e specialmente a risolvere la spinosa questione della pubbliche amministrazioni costrette a una drammatica desertificazione a livello di personale. La macchina comunale, inutile negarlo, è sotto gli occhi di tutti, arranca e le legittime risposte alle domande dei cittadini faticano ad arrivare.
Solamente per una curiosità della storia locale. La macchina comunale, nei primi anni Ottanta contava 486 dipendenti, tra cui 351 impiegati e salariati, 39 Vigili urbani e 96 addetti alla nettezza urbana. Oggi, che il mondo è cambiato totalmente da allora, il personale è dimezzato, in molti casi è avanti con l’età e non messo completamente nella possibilità di sfruttare al meglio le nuove tecnologie. Forse anche per queste ragioni la macchina comunale appare così lenta nell’epoca dei microprocessori che animano i nostri touch screen.
Un altro breve dato sul personale addetto alla raccolta dei rifiuti. Nel 1983 era composto da 1 coordinatore, 2 impiegati, 3 periti agrari, 1 sorvegliante e 1 vice sorvegliante, 1 un capo officina, 2 meccanici, 1 magazziniere, 1 custode, 14 autisti, 2 ruspisti autisti, 2 autisti lavatoi, 4 motocarristi, 4 disinfettatori, 1 addetto ai bagni pubblici e 57 netturbini, per un totale di 96 unità. Accadeva mezzo secolo fa, quando facevano la raccolta porta a porta.