Con undici posizioni guadagnate, Potenza si colloca all’83° posto della graduatoria finale della 34/a edizione dell’indagine sulla qualità della vita, pubblicata oggi dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, e festeggia un risultato che ha obiettivamente il dolce sapore del successo.
Nella classifica finale che – ha scritto Michele Finizio nel commento di presentazione – “inquadra un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione”, Potenza ottiene 460,2 punti, di sicuro ben lontani da quelli delle prime tre della classe: Udine (605,7), Bologna (598,2) e Trento (597,1), ma tuttavia incoraggianti per un capoluogo di regione di solito non troppo considerato.
Subito dopo, sempre nella classifica generale, si è piazzata Matera (459,1 punti), che però ha perso otto posizioni rispetto alla passata edizione dell’indagine.
Bisogna aggiungere che, cercando “le curiosità sul territorio”, il quotidiano e i suoi analisti hanno evidenziato la crescita di Potenza fra le province del Mezzogiorno: Isernia vola migliorando di 24 posizioni ma poi arriva il capoluogo della Basilicata con undici posti scalati, seguito da Enna (dieci posti guadagnati), Salerno (nove) e Vibo Valentia (sette).
Qualità della vita 2023, Potenza guadagna 11 posizioni nella classifica del Sole 24 Ore, intervento Sindaco Guarente
L’ottantatreesimo posto tra le realtà italiane è il nostro nuovo punto di partenza; aver recuperato undici posizioni nel ranking nazionale della classifica sulla Qualità della vita stilata dal Sole 24 ore per il 2023, ci conforta rispetto al cammino che stiamo percorrendo come Amministrazione”. Così si esprime il Sindaco di Potenza riguardo alla graduatoria stilata dal quotidiano di Confindustria. “Avere una performance di miglioramento rispetto all’anno precedente tra le prime 15 in Italia, – prosegue Guarente – conferma che gli sforzi che abbiamo compiuto in questi anni cominciano a produrre alcuni risultati. E’ chiaro che si tratti di risultati provinciali, com’è altrettanto evidente che il peso del capoluogo in questo tipo di analisi è considerevole. I 90 indicatori delle 6 categorie nelle quali lo studio è stato suddiviso, fotografano una realtà che in diversi ambiti segna sostanziali progressi. Molto è stato fatto, altrettanto è in itinere e resta da fare, soprattutto per quanto riguarda i progetti del Pnnr che costituiscono un banco di prova fondamentale per giungere a fine legislatura e migliorare complessivamente la città e il territorio del quale la città è riferimento. Nessun tono trionfalistico, ma l’invito a tutti, in primis a me stesso, a continuare a rimboccarci le maniche, perché indicazioni come quelle ottenute da questa graduatoria, possano rappresentare solo il prodromo per risultati sempre migliori” conclude il Sindaco.