E’ il materano Mimmo Genchi, uno dei promotori del Circolo Gino Giugni il candidato sindaco della neonata lista civica “Matera cambia!”, formata anche con il contributo dell’associazione culturale SassiKult di Michelangelo Camardo. La presentazione ufficiale è avvenuta nella sala convegni del complesso Le Monacelle di via Riscatto. Al tavolo erano presenti i principali esponenti del circolo “Gino Giugni”: con il candidato alla carica di primo cittadino anche Francesco Filippetti, Lucia Cifarelli, Saverio Dinardo e i fratelli Domenico e Simone Bennardi mentre per Sassi Kult Michelangelo Camardo. Il Circolo Gino Giugni aveva deciso di portare avanti il suo progetto politico all’interno dell’Italia dei Valori ma l’ingresso di Rosa Mastrosimone ha spiazzato Genchi e compagni e a le rimostranze nei confronti del leader Antonio Di Pietro in occasione della sua recente visita a Matera non hanno prodotto gli effetti sperati. Il Circolo Gino Giugno ha quindi deciso di uscire da IDV per costituire una nuova lista civica, Matera cambia! Nel logo due mezze lune, una che rappresenta la notte, il buio e l’altra la luce, sullo sfondo dei Sassi di Matera. Chiaro il messaggio alla città. Il Circolo Giugni condanna l’amministrazione dell’ultima giunta di centro-destra ma non risparmia le sue invettive verso l’opposizione di sinistra, che non ha mai fatto sentire la propria voce durante il governo-Buccico “ad eccezione dell’intervento in occasione dell’aumento dell’addizionale comunale Irpef”, come ricorderà in conferenza stampa Francesco Filippetti. Ad illustrare il programma politico che intende attuare “Matera cambia!” è il materano doc Michelangelo Camardo, che attraverso la sua associazione e l’ononimo sito SassiKult.it ha sempre denunciato tanti scempi che hanno interessato l’urbanistica materana. Nel programma di Matera che cambia sono previsti interventi per la sostenibilità energetica e per la cultura, in previsione della presentazione della candidatura della città dei Sassi a capitale europea della cultura nel 2019. Sulla politica energetica Camardo ha ricordato che l’obiettivo del Comune sarà quello di garantire l’autosufficienza, in modo tale che il costo del servizio si trasformi in un punto di forza. Altra questione che sta particolarmente a cuore è quella della mobilità urbana, fattore critico rispetto alla qualità della vita. Sulla gestione del territorio ci sono due temi fondamentali: urbanistica e gestione rifiuti. Sul piano urbanistico è calato il silenzio in questi ultimi due anni, noi vogliamo ripartire dal principio che il Comune è il gestore diretto dei suoli e le imprese devono fare le imprese. Sulla gestione dei rifiuti, adesso che è ripartita la raccolta differenziata abbiamo calcolato che la città di Matera trasferisce in discarica rifiuti per un valore di oltre 4 miloni di euro. Siccome i rifiuti hanno un valore, il Comune deve assolutalmente sfruttare queste risorse riciclabili per ricavare fondi da investire per i servizi alla collettività. E in generale pensiamo che il Comune debba entrare nella gestione dei principali servizi, considerato il fatto che è stata già avviata la liberalizzazione dell’energia e dei servizi di telefonia. Matera che cambia! crede anche in un nuovo rapporto con lo Stato e la Regione. Matera deve uscire da una forma di servilismo che l’ha caratterizzata per decenni. Sui Sassi abbiamo visto cosa è successo con la legge nazionale 771: si è rivelato un piccolo cabotaggio e noi dobbiamo lavorare per rinegoziare i fondi. Non chiediamo assistenzialismo ma un risarcimento in virtù di un danno che lo Stato ha arrecato al nostro territorio negando per esempio la ferrovia da oltre sessant’anni. E’ inutile continuare a chiedere il completamento della Matera-Ferrandina se sappiamo già che la ferrovia non arriverà mai a Matera. Lo Stato ci deve garantire i fondi per il nostro sviluppo economico, produttivo e occupazionale.”
Poi tocca a Mimmo Genchi, candidato sindaco di “Matera cambia”: per quanto riguarda il rapporto tra cittadini e Comune di Matera abbiamo pensato di rivedere il sistema dei comitati di quartiere. L’ultima amministrazione non ha mai approvato il regolamento per dare vita a questi comitati ma con il nuovo governo cittadino pensiamo di trasformare i comitati in associazioni di quartiere perchè a nostro avviso non serve una partecipazione elettiva ma volontaria.”
Arriva una domanda: Il fatto che ci siano già tre candidati sindaci e altre liste civiche sicuramente saranno presentate nei prossimi giorni non rappresenta una sconfitta per chi si candida ad essere l’alternativa ai partiti più forti che non hanno ancora espresso il proprio candidato? “Certamente la frammentazione è un male per questa città – ammette Filippetti – ma noi abbiamo fatto il possibile per trovare un’intesa con un’altra lista civica (si riferisce a quella di Cinzia Scarciolla, la prima a promuovere già con dei manifesti la sua candidatura alle prossime comunali – ndr) ma l’accordo non c’è stato e noi andiamo avanti perchè abbiamo messo prima i buoi e non il carro davanti ai buoi come ha fatto qualcun’altro.” Genchi “soccorre” Filippucci e precisa: “Noi siamo un movimento orizzontale e non verticistico. Se i partiti fanno fatica a trovare una quadra per il candidato sindaco, figuriamoci le Associazioni. Ma io guardo oltre e penso che se non troviamo l’accordo adesso ci ritroveremo tutti i consiglio comunale e allora lì ci conteremo per trovare “i numeri”. Camardo ribadisce lo spirito che ha spinto SassiKult e Circolo Gino Giugni a “scendere in campo”: “Siamo qui per dare un segnale che c’è voglia di cambiare la classe dirigente. La città non può affidarsi al voto del parente o del cugino. Il nostro è un segnale concettuale e culturale. Non siamo in competizione per un posto in consiglio comunale ma non possiamo confrontarci nemmeno con i partiti che stanno facendo il valzer della seggiola. In questo modo i partiti li stanno disintegrando.” Filippetti ritorna sul programma di “Matera cambia!”: “Vogliamo attivare uno sportello per la consultazione degli atti comunali con la speranza che non venga più richiesto ai cittadini di presentarsi in Comune per informare l’amministrazione sui dati catastali della propria abitazione, lavoreremo per una maggiore efficienza amministrativa e stanzieremo più fondi per il turismo, istituiremo uno sportello unico per le imprese in collaborazione con l’ente istituzionale preposto della Camera di Commercio e ci attiveremo perchè le imprese fornitrici del Comune possano ricevere il saldo delle fatture entro 60 giorni. E sopratutto abbiamo intenzione di combattere l’abusivismo commerciale.” Camardo ha ricordato infine che i fondi ricavati con il nuovo metodo di gestione delle risorse e dei servizi serviranno per ridurre le tasse dei cittadini e finanziare i servizi sociali. Le conclusioni sono di Mimmo Genchi: “Questa tornata elettorale è l’ultima occasione per Matera. Ricordo che sono disponibili 30 milioni dei fondi Pisus, l’ultima tranche dei finanziamenti europei, 15 milioni dai Piot regionali per le iniziative turistiche e che il 2013 scade il termine per la presentazione della candidatura di Matera a città europea della cultura, che garantisce fondi dallo Stato e dalla Regione Basilicata, oltre a quelli che arriverebbbero dall’Unione Europea se Matera riuscisse a conquistare l’ambito riconoscimento. Nei prossim cinque anni Matera deve dunque dare uno scatto in avanti e non può permettersi altri passi falsi. Matera cambia! è un’alternativa per le prossime elezioni. Al popolo la scelta. Il programma della lista civica è disponibile al sito www.materacambia.it
Michele Capolupo Nella foto la presentazione ufficiale della lista civica Matera cambia!