Non è con la chiusura degli impianti meccanizzati o la riduzione degli orari di funzionamento che si “ottimizza” il sistema di trasporto urbano nella città di Potenza. Il trasporto pubblico locale va potenziato. È assurdo che si possa anche solo pensare, come ha fatto la presidente della Sesta Commissione consiliare permanente, Mary William, di razionalizzare gli orari di apertura della scala mobile tra il Mobility center e la stazione ferroviaria, anche solo a livello sperimentale, “per incrementare quelli di apertura degli altri impianti cittadini”, in quanto “utilizzata esclusivamente negli orari nei quali gli uffici comunali e quelli del tribunale sono in funzione”. Abbiamo più volte sottolineato la debolezza del trasporto urbano in relazione ai bisogni degli utenti. Tenere l’impianto in questione aperto a intermittenza danneggerà sicuramente i pendolari e chi raggiunge la nostra città per i più svariati motivi, per non parlare degli studenti universitari che arrivano alla stazione dei pullman Basento.
È urgente una riprogrammazione della mobilità urbana che tenga conto del peso che la popolazione universitaria svolge nell’organizzazione urbana, per via dei flussi generati, degli spostamenti imposti, degli itinerari e delle pratiche di mobilità che si aggiungono in modo significativo alla domanda dei residenti. In tal senso potrebbero rivelarsi strumenti utili il ticket integrato, la bigliettazione agevolata o gratuita, un collegamento diretto tra poli universitari di Macchia Romana e Francioso, un collegamento, ad intervalli di un’ora, tra Francioso – viale Marconi – Galleria Italia unita – Gallitello – viale Verrastro – Poggio tre Galli – Don Bosco – via Perugia – Macchia Romana Unibas.Ancora, il prolungamento dell’orario di funzionamento delle scale mobili, soprattutto durante il week end, la mobilità sostenibile (colonnine auto e bici elettriche) e il potenziamento della viabilità di accesso al polo di Macchia Romana oltre alla connessione al collegamento meccanizzato via Cavour/centro storico prevedendo la riqualificazione dello spazio di cerniera. Sono queste le misure da intraprendere per ottimizzare il servizio, non tagli indiscriminati perché probabilmente non si è nella condizione economica di mantenere gli impianti aperti. Siamo verso l’anticamera di ciò che già abbiamo denunciato con preoccupazione e che riguarda la chiusura ad ottobre 2024 dell’impianto primo XVIII Agosto in mancanza di una adeguata manutenzione. Chiediamo con urgenza un incontro con il sindaco e con la Sesta Commissione perché certe decisioni che impattano pesantemente con gli utenti e con i lavoratori non possono essere frutto di scelte unilaterali. L’azienda intanto partecipa al tavolo con gli stessi rappresentanti della vecchia gestione che nulla di positivo hanno apportato nell’affrontare i problemi atavici del trasporto di Potenza. Chiediamo pertanto ai vertici di Miccolis di impegnarsi in prima persona nella gestione del servizio nel capoluogo di regione affinché davvero possano essere apportati quei cambiamenti utili all’utenza che certo non possono risolversi nella chiusura, anche parziale, degli impianti meccanizzati.