Su iniziativa dell’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, è stato presentato a Muro Lucano il progetto relativo all’Ospedale di Comunità, una struttura territoriale che sarà realizzata nel comune per diventare punto di riferimento per tutto il bacino di utenza della Val D’Agri-Marmo Platano Melandro.
“Con l’innesto dell’Ospedale di Comunità, puntiamo a potenziare la rete assistenziale sanitaria rendendola di fatto – ha dichiarato l’assessore Fanelli – di grande prossimità al cittadino lucano. Un intervento tale da assicurare la gestione del paziente attraverso una presa in carico completa per rendere più celeri i tempi di cura e ridurre l’ospedalizzazione e gli accessi impropri ai servizi sanitari, quali ad esempio, il pronto soccorso. L’emergenza da Covid-19 ha evidenziato con chiarezza la necessità di rafforzare la sanità territoriale per rispondere con efficacia ai bisogni di salute dei cittadini; condizione che si rafforza se pensiamo all’orografia del territorio lucano e alla distribuzione dei nostri comuni.
A Muro Lucano sarà realizzato un ospedale di comunità destinato a pazienti in condizioni non acute e con richieste assistenziali che non possono essere gestite a domicilio e che necessitano di assistenza/sorveglianza sanitaria continuativa nelle 24 ore. È essenziale creare un ponte tra le realtà sanitarie già esistenti e il domicilio del paziente per le cure intermedie con tempi di degenza brevi. Il servizio sarà utile anche nel facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio, consentendo alle famiglie il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più adatto alle esigenze di cura dei pazienti. Non dimentichiamo inoltre- ha concluso l’assessore- che le realizzazioni di queste nuove strutture non solo sono fondamentali per l’implementazione dell’assistenza territoriale, ma vogliono essere anche un input di crescita occupazionale sul territorio lucano delle figure professionali più disparate che necessitano all’economia globale di una gestione strutturale. In quest’ottica, ben si inserisce il reclutamento di circa 600 unità, tramite concorsi unici regionali e attraverso le procedure di stabilizzazione, afferenti al mondo della salute; un processo destinato ad aumentare e a favorire il diritto al lavoro, strettamente correlato al diritto alle cure”.