“..Da quel 9 settembre del 1943 prese inizio il riscatto nazionale, la Guerra di Liberazione. Dei martiri di Cefalonia. Dei combattenti nei Balcani e nelle Isole del Mediterraneo, dei reduci dalla Russia e dall’Africa. Sono loro, che con i caduti a Porta San Paolo, a Montelungo, nelle quattro giornate di Napoli, hanno dato vita a un secondo Risorgimento, hanno contribuito al sorgere di una nuova Italia,…”L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli “. Ed è questa la missione affidata alle Forze Armate: essere presidio della nostra libertà,…>>.
Questo, è uno stralcio delle parole pronunciate dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il 9 settembre 2023, ad Alghero, in occasione della Ricorrenza dell’80° Anniversario dell’affondamento della Corazzata “Roma” e dei CC.TT. “Da Noli” e “Vivaldi”, avvenuto il 9 settembre 1943 nelle acque della Maddalena dall’Aviazione Tedesca, insieme alle centinaia di marinai che viperirono.
L’8 dicembre, sempre il Presidente Mattarella, accompagnato dal Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, ilPrefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, e da altre Autorità civili e militari, nel freddo pungente di Mignano Montelungo, lo stesso di quell’8 dicembre 1943 – i nostri soldati allora erano ancora con equipaggiamento estivo e schierati in prima linea – , ha assistito alla Cerimonia presso il Sacrario dei Caduti della Battaglia di Montelungo, concludendo così con la sua massima autorevole presenza il ricordo di quel tragico periodo temporale, ma suggellando altresì ancora una volta il sacro vincolo morale di gratitudine che unisce la Nazione alle Forze Armate.
Un periodo temporale, quello fra l’otto settembre e l’otto dicembre 1943, fra i più tragici della Storia Italiana e forse fra quelli più misconosciuti, i tre mesi che segnarono una svolta della nostra Storia. L’acquisita, agognata libertà, al costo di migliaia di vite umane di tantissimi giovani soldati che scelsero il sacrificio della propria vita per il giuramento prestato, in nome della Libertà . I 9.000 ragazzi della Divisione “Acqui” caduti a Cefalonia, il loro Eccidio, una tragedia immane, consumatasi in pochi giorni .Come anche l’affondamento della Corazzata “Roma” con gli oltre 1500 marinaii viperiti.
I 900 Caduti di Montelungo. Tutti tragici esempi di quei tragici mesi del 1943.
Ricordiamo tra i tanti i giovani lucani, quasi tutti della Divisione “Acqui”, come Salvatore D’Elia, artigliere di San Mauro Forte, Giuseppe Di Grottole, Sottotenente di Pisticci, Francesco Lombardi, artigliere Giuseppe Giannasio, soldato di Aliano, Ivo La Battaglia, Sottotenente. di Rotondella Francesco Lo Piano, sottotenente di Irsina, Giuseppe Cipolla, Marò di Matera, Giuseppe Carriero, sottotenente, Costanzo Venezia, Carabiniere di Montescaglioso, Angelantonio Pepe, soldato di Grottole, tutti caduti a Cefalonia o nel Dodecaneso, ed il soldato Vincenzo Venezia di Montescaglioso, del 1° Raggruppamento Motorizzato, caduto a Montelungo.
L’Unuci di Matera, in occasione dell’80° Anniversario dell’ 8 dicembre 1943, ricorrenza della Battaglia di Montelungo, ma che coincise con la Festa dell’Immacolata Concezione, Regina Pacis, sacro auspicio di Futura Pace fra le Nazioni allora belligeranti, prendendo spunto dalle parole pronunciate dal Presidente Mattarella ad Alghero, ha fatto celebrare, nella giornata di venerdì 8 dicembre una Santa Messa nella Chiesa di Santa Chiara a ricordo ed in vicinanza dei nostri soldati caduti per la Libertà.