Il Consigliere Comunale di Potenza del Movimento 5 Stelle Marco Falconeri in una nota esprime la sua disponibilità ad incontrare il potenziale candidato del centrosinistra per le prossime elezioni regionali, Angelo Chiorazzo. Di seguito la nota integrale.
Potenza capoluogo di Regione rappresenta un tassello fondamentale nel quadro delle imminenti competizioni elettorali.
A livello istituzionale comunale il Movimento 5 Stelle ha saputo instaurare un clima di dialogo e confronto leale con tutte le forze di opposizione.
Posso dire che sia nelle Commissioni che in Consiglio non ho mai fatto mancare un impegno costante nell’analisi documentale e nella elaborazione di atti e proposte anche condivise con gli altri consiglieri.
Sulla città per la prima volta è stata aperta una sede che ha operato per formare nuove generazioni impegnate in politica che ho direttamente e senza contributo alcuno sostenuto e messo a disposizione di tutti.
Dal coordinamento con le altre forze di opposizione in Consiglio è nata l’intesa che ha portato all’elezione del Presidente della Provincia con ben sette rappresentanti che hanno fatto valere il peso preponderante di 520 punti ponderati per singolo voto: uno sforzo non sempre ripagato dalle giuste attenzioni sul capoluogo.
Sul piano generale va rilevato che negli ultimi due anni si è addivenuti alla costruzione di un’alternativa unitaria maturata intorno ai macro temi come quello del no all’autonomia differenziata ed alla difesa del welfare.
Tuttavia negli ultimi mesi sono arrivati segnali discordanti e contraddittori dai coordinatori Lomuti, Araneo e Verri, dapprima sulla possibilità di una intesa con le altre forze politiche ed in particolare con il Pd.
Successivamente, in mancanza di un’alternativa, è arrivato un accanito fuoco di fila contro l’unico candidato credibile sul tavolo del Presidente Giuseppe Conte ossia Angelo Chiorazzo.
A questa narrativa volta a screditarne il profilo si è accompagnato anche un attacco politico alla figura di Roberto Speranza e della Schlein.
Eppure il primo è stato ministro della Salute accanto a Conte negli anni difficili della pandemia e la seconda rappresenta l’innovativo volto di un Pd in lotta per rinnovarsi ed aperto come non mai sul fronte della tutela dei diritti delle donne e delle categorie di genere.
Sembra invece che in Basilicata ci sia qualcuno che vuole a tutti i costi remare in senso opposto all’indirizzo di Conte.
Ad oggi non è arrivato sul tavolo nessun nominativo di candidato credibile e i coordinatori al di là del mantra anti Chiorazzo non hanno prodotto grandi risultati.
L’unica cosa che conta per loro è chiudere la porta in faccia a quest’ultimo.
Ma perchè?
In maniera malcelata probabilmente si sta lavorando per conto terzi.
Abbiamo letto tutti le dichiarazioni di Margiotta così come abbiamo tutti notato un’estate di “riappacificazione” con Marcello Pittella.
Sono forse questi i punti di riferimento imprescindibili dei coordinatori?
E sulla base di quali accordi?
Di questo gli iscritti e i rappresentanti istituzionali del Movimento 5 Stelle di Basilicata non sono stati informati.
Forse sono proprio le riserve della vecchia politica che oggi stanno cercando di mettere un freno.
A che cosa?
Parliamo del possibile epilogo di un quadro regionale che non può che chiudersi nel segno di un’alleanza, come già è avvenuto in Sardegna.
La Basilicata non può permettersi spaccature e tensioni continue: c’è un centrodestra da battere.
I territori ed il lavoro di dialogo svolto in questi quattro anni e mezzo non può essere buttato a mare da un preconcetto politico guidato da accordi presi a titolo personale.
Non si può mettere il Presidente Conte in questo imbarazzo, nè tantomeno attaccare i suoi interlocutori a livello nazionale.
Nemmeno si può trascinare il territorio in una corsa guidata al sondaggio divisivo sul nome di Chiorazzo.
In questo quadro occorre quindi fare chiarezza e procedere senza condizionamenti ad un incontro con l’unico candidato credibile sul tavolo, verificandone le intenzioni sui temi.
La Basilicata e Potenza non possono perdere un’occasione importante di sintesi se si vuol puntare all’obiettivo ambizioso di governare ed amministrare.