Lunedì 11 dicembre 2023 alle ore 9.30 nel complesso Le Monacelle in via Riscatto a Matera è in programma la conferenza stampa per presentare il “Manifesto per Matera – Città dei Sassi” quale strumento per informare e sensibilizzare i cittadini materani, lucani, italiani, e la stessa Unesco, dei rischi che corre una città d’arte e culturale come Matera. Il Manifesto per Matera – Città dei Sassi è condiviso dalle seguenti associazioni culturali, datoriali e sindacali: Associazione Adriano Olivetti Matera, Amici Biblioteca Tommaso Stigliani, Anpi Matera, Spi Cgil Matera, ARTEria, Associazione Casalnuovo Rinasce, Associazione B&B, Associazione Lino Perrone, Associazione sportiva ECOS, Comitato Sassi, Confartigianato, CNA, Energheia, INU, Italia Nostra Matera, Teatro Sassi, Uisp Basilicata, Uisp Matera, Associazione Matera Cammina, Associazione ODE (Ospitalità Turistica Extralberghiera), Associazione “Il quartiere si muove – San Pardo”, Agedo Matera, Seal Factory, Fondazione Le Monacelle.
Di seguito i particolari.
“La marcia per la cultura e il lavoro” ritiene preoccupante l’assenza di visione e di un’adeguata programmazione e governance dei processi socio-economici, che rischia di mettere a repentaglio il “futuro” di Matera – città d’arte e di cultura.
Il principale obiettivo raggiunto negli anni passati: fare dei “Sassi una città accogliente” viene compromesso e avviluppato nella perniciosa degenerazione e “disneyzzazione” del turismo.
Un utilizzo consumistico del ricco patrimonio storico e naturalistico caratterizzato da un assalto indiscriminato di masse umane di turisti attratte da eventi occasionali che, tra l’altro, non creano ricadute positive e strutturali sul tessuto economico e sociale della città, mentre ne compromettono la “qualità della vita”.
La stessa occasione offerta dalle celebrazioni del trentesimo anniversario dalla designazione UNESCO, si è trasformata in una passerella celebrativa che non affronta i problemi concreti della tutela e gestione del patrimonio storico, antropologico e culturale che la stessa Unesco vuole preservare, in primis dal consumo dell’”overtourism” (vedi conclusioni del recente Convegno di Napoli).