Baldantoni (Palazzo Italia Bucarest): in crescita (più 16,1%) nei primi otto mesi 2023 esportazioni prodotti agroalimentari “made in Italy” e “made in Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Nei primi otto mesi del 2023 le esportazioni di prodotti agroalimentari “made in Italy” e “made in Basilicata” in Romania hanno evidenziato una crescita tendenziale del 16,1% passando da 494 milioni di euro di gennaio-agosto 2022 agli attuali 580 milioni di euro. “E’ un risultato importante che – commenta Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia Bucarest – ci incoraggia ad intensificare l’attività di promozione e commercializzazione che svolgiamo per i prodotti alimentari specie del Sud e della Basilicata. Se aggiungiamo che le esportazioni alimentari dalla Romania in Italia nello stesso periodo hanno toccato i 576 milioni è più facile capire la rilevanza dell’import-export con questo ed altri Paesi Balcanici”.
Nei primi otto mesi del 2023 le esportazioni evidenziano valori in crescita per tutti i principali comparti e prodotti; tra i primi 20 prodotti del made in Italy unica eccezione sono i vini fermi in bottiglia che, pur rimanendo il prodotto dell’agroalimentare italiano maggiormente venduto all’estero, registrano un calo dell’export del 2,9% in valore e del 2,8% in volume. Tra i prodotti più richiesti pasta, spumanti, olio vergine ed extravergine d’oliva, prodotti trasformati del pomodoro. Inoltre, il dettaglio merceologico delle importazioni, in coerenza con il ruolo dell’Italia di paese trasformatore in campo agroalimentare, riguarda in larga parte materie prime non trasformate e prodotti semilavorati.
“Il nostro progetto presentato in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo – spiega Giovanni Baldantoni – è di promuovere l’intera filiera alimentare lucana ed italiana con i professionisti della cucina, i produttori e con un sistema di commercializzazione”. Una missione portata avanti dagli effettivi protagonisti, massimi interpreti di concetti come “artigianalità” e “innovazione” e attori principali di quell’offerta formativa italiana nel settore della cucina e dell’ospitalità che si presenta come faro di riferimento per chi punta a una offerta di qualità. “Vogliamo valorizzare la Dieta Mediterranea – aggiunge Baldantoni – quale stile di vita salutare e modello di alimentazione equilibrata accessibile a tutti. Come modello di regime alimentare sano e di elevata qualità – e il benessere, inteso come stile di vita corretto e salutare. Convivialità, sostenibilità, e innovazione, sono le direttrici delle diverse attività che mettono al centro la cura della salute delle persone e la tutela dell’ambiente”. Inoltre si rilanciano i “messaggi” dell’importanza dei prodotti a denominazione protetta e controllata, della lotta contro il fenomeno dell’Italian sounding e della valorizzazione dei borghi italiani e dei loro prodotti alimentari tradizionali. I desk, uffici di informazione turistica e al tempo stesso uffici per operatori commerciali ed amministratori locali, messi a disposizione della Basilicata (ultimo nato è quello della Provincia di Potenza) a Palazzo Italia assolvono a queste funzioni perché il cibo è il primo attrattore turistico.