Comitato Idonei Regione Basilicata Categorie C e D: “In attesa delle assunzioni di 123 unità nella Regione Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Sono ormai trascorsi ben 4 mesi dalla pubblicazione delle ultime graduatorie dei concorsi volti all’assunzione di 123 unità (30 cat. C e 93 cat. D) in Regione Basilicata. Lunghe settimane durante le quali, a fronte delle significative carenze di organico da più parti manifestate e certificate dai documenti ufficiali (P.I.A.O. 2022-2024 e relativo aggiornamento 2024-2025), sono state numerose le iniziative messe in campo da quanti risultati idonei alla procedura concorsuale indetta.
Il maggior successo è stato raggiunto grazie alla collaborazione instaurata con alcuni consiglieri (Giorgetti e Polese in particolare) che ha portato all’approvazione, il 25 ottobre 2023, di una specifica mozione in Consiglio Regionale. Si è dato, così, mandato alla Giunta di mettere in campo tutte le azioni necessarie per non disperdere un patrimonio di competenze e professionalità già selezionate e, dunque, da subito disponibili a concorrere al rafforzamento degli organici della pubblica amministrazione regionale e non solo, come testimoniato dalla pubblicazione dell’ “Avviso pubblico per l’utilizzo delle vigenti graduatorie concorsuali della Regione Basilicata” da parte di altri Enti. L’obiettivo è quello di contenere i costi e razionalizzare le procedure: perché espletare concorsi caratterizzati da iter complessi e costi rilevanti potendo attingere da graduatorie già esistenti e messe a disposizione? Eppure, in alcuni Comuni della Basilicata si continua a preferire la strada di nuovi concorsi finanche per una sola unità di personale. Una decisione, questa, giuridicamente legittima, ma certamente discutibile a fronte, appunto, di graduatorie già esistenti cui poter attingere. Giova ricordare, al riguardo, che per l’espletamento delle procedure concorsuali indette nel 2022 (Regione e ARLAB, per un totale di 232 assunzioni tra dirigenti, categorie C e D), a seguito di apposita convenzione con FORMEZ, è stata impegnata l’importante cifra di 2.092.621,60 euro.
Alla luce delle importanti risorse economiche dispiegate e, soprattutto, del numero di dipendenti addirittura diminuito a seguito delle nuove assunzioni, stupisce il silenzio della Giunta in ragione, soprattutto, della mozione approvata. Come stupisce la ritardata approvazione del bilancio consolidato regionale, avvenuta soltanto a fine novembre, con la conseguente impossibilità di procedere, fino a pochi giorni fa, con nuove assunzioni a qualunque titolo.
Cosa ne sarà degli oltre 800 idonei al maxi concorso bandito dalla Regione Basilicata? Si faranno scadere le graduatorie (la cui durata, peraltro, a seguito di una ormai vecchia normativa regionale, è di solo 18 mesi anziché 24 come nel resto d’Italia) senza sfruttarne le risorse umane ivi allocate?
L’auspicio è che si decida di andare oltre le poche assunzioni programmate (e non ancora completate!) al fine di risolvere definitivamente il rilevante problema del sottodimensionamento del personale. Per far fronte al quale, negli anni, anche in assenza di graduatorie dalle quali attingere, di non trascurabile portata è stato il ricorso a collaborazioni esterne, ad oggi attestate sulle 704 unità a fronte dei soli 924 “dipendenti interni” (http://attributi.regione.basilicata.it/organigramma/public/s/00001). Dati particolarmente significativi, questi, che, se rapportati a quelli delle altre Regioni italiane, testimoniano, una volta di più, la sempre più stringente necessità di ulteriore personale da assumere “in pianta stabile” rispetto a quanto programmato. E ciò anche alla luce del dlgs n. 165/2001 che,nell’ottica del contenimento della spesa pubblica,ha inteso, tra l’altro, perseguire l’obbiettivo “di limitare al massimo il ricorso a collaborazioni esterneper rispondere a fabbisogni permanenti di un’amministrazione e per lo svolgimento di attività non altamente qualificate”.
In tale quadro, il Comitato Idonei Regione Basilicata, certo di un riscontro celere da parte della Giunta, continuerà a farsi promotore delle istanze e delle aspirazioni di quanti ancora credono nella possibilità di poter avere un futuro nella propria Regione, al contempo contribuendo al suo sviluppo e rilancio.