Un confronto pubblico in consiglio comunale aperto, per discutere con i sindaci di Basilicata e Puglia sui timori per l’ipotesi di ubicare il deposito unico delle scorie nucleari, nei siti individuati tra le due regioni. L’appello parte da Matera, su iniziativa del sindaco Domenico Bennardi, che ha chiesto la convocazione al presidente del consiglio comunale Francesco Salvatore. «Sono già in contatto con i sindaci -spiega Bennardi- perché vogliamo ribadire il nostro NO pubblicamente e uniti, alla possibilità di ospitare nei nostri territori il sito unico nucleare, aprendo anche il dibattito a docenti universitari, geologi e tutti gli esperti che hanno contribuito a redigere le osservazioni presentate oltre due anni fa alla Sogin, in cui si spiegavano le ragioni fondate della nostra contrarietà». La commissione ministeriale ha individuato nella Carta dei siti ritenuti idonei, ben 10 aree in Basilicata (6 in provincia di Matera e 4 nella zona potentina di Genzano) e 4 a cavallo tra le province di Matera e Bari, lungo la dorsale murgiana. Un peso eccessivo, seppure si parli ancora di “siti idonei”, per le due regioni del Sud che fanno di turismo e agricoltura di qualità, i loro punti di forza per la crescita e lo sviluppo economico e sociale. Un’installazione come quella prevista per il deposito unico delle scorie, comprometterebbe definitivamente il futuro di queste due regioni.
Dic 16