Revisione piano di fabbisogno aziendale Asp, soddisfazione Uil Fpl. Di seguito la nota integrale.
Soddisfazione per la revisione del PTF ASP che finalmente rispecchia le richieste UIL e conferma la correttezza delle sue rivendicazioni.
La UIL FPL, in più occasioni ha chiesto, anche attraverso una nota legale, la revisione del PTFP dell’ASP, in quanto, dal primo momento ha espresso forti dubbi rispetto ai margini di assunzione legati al “non speso” dell’anno, nonché ai residui delle cessazioni.
A quanto pare aveva ragione. Infatti, con DDG n. 931 del 15 dicembre e con DDG n.942 del 16 dicembre la Asp ha rivisto a rialzo il Piano del Fabbisogno Aziendale per il triennio 2024/2026.
Questi atti rispecchiano e trovano riscontro con le richieste UIL, attraverso le quali aveva chiesto di provvedere celermente ad aggiornare il piano, in modo da poter elevare il numero dei posti per assumere OSS ed infermieri evitando la loro cessazione, come purtroppo accaduto, tra l’altro, mettendo in difficoltà alcuni servizi.
Ma, le richieste UIL, sono rimaste per lungo tempo sulla carta e quindi inevase dall’ASP e derise da parte di qualche sigla sindacale autonoma che, tuttora, continua a non nutrire interesse nelle stabilizzazioni del personale avente diritto.
Nonostante si sia perso molto tempo e si potevano evitare numerose cessazioni di contratti a tempo determinato, la UIL FPL apprezza che il Direttore Generale della ASP e’ riuscito con gli organi regionali preposti (dirigenti in primis), ad individuare margini di crescita, proprio come in più occasioni fatto notare dalla scrivente.
La UIL FPL, pertanto, auspica che celermente si avviino le nuove procedure di stabilizzazione (per le quali la graduatoria è saturata) e si dia una sterzata alle procedure concorsuali (per i quali il CUR è in corso) al fine di assumere il personale del comparto e della dirigenza nel limite del 50% delle rispettive graduatorie.
Finalmente il nuovo piano sarà presentato ai sindacati nella riunione di domani 18 dicembre, durante la quale la UIL FPL rimarcherà la necessità di dover recuperare il tempo perduto e quindi di procedere immediatamente alle assunzioni, attraverso le procedure CUR e di stabilizzazione.
La UIL pur ritenendosi dispiaciuta per non essere riuscita ad ottenere quanto rivendicato nei tempi previsti (per motivi non dipesi da lei), ritiene che ci siano i tempi ed i margini per salvaguardare tutti i livelli occupazionali nell’interesse di tutti, lavoratori precari in primis.