Il Consigliere comunale Leonardo Cosentino denuncia l’episodio di violenza registrato nella serata di lunedì 18 dicembre in una chiesa del centro cittadino di Ferrandina durante la veglia funebre di un defunto, di cui si è reso protagonista un extracomunitario che risiede nel paese. Di seguito la nota integrale.
Il 18 dicembre a Ferrandina si é consumato l’ennesimo episodio di violenza, questa volta però accompagnato da attimi di panico e da numerose persone ferite.
In via Santa Lucia, nel mezzo di una veglia funebre, un extracomunitario é entrato nella chiesa chiudendo le porte e iniziando ad urlare contro le immagini sacre, arrivando addirittura a mettere le mani sulla salma percuotendola, generando l’ira dei parenti che nel tentativo di allontanarlo sono stati malmenati e feriti dall’uomo che nel frattempo aveva sottratto le chiavi della chiesa per usarle come arma. Dopo averlo inseguito per recuperare le chiavi, il malintenzionato é tornato nuovamente verso la chiesa nel tentativo di rientrarci, e solo grazie all’intervento di alcuni presenti é stato immobilizzato in attesa dell’arrivo delle Forze dell’ordine.
La fortuna ha voluto che non fosse armato, ma sarebbe bastata anche una piccola arma da taglio per fare di una colluttazione un vero e proprio atto di terrorismo a sfondo religioso, con la tragica eventualità di vittime, la cui sola colpa quella di pregare un caro defunto.
In chiesa erano presenti fra gli altri anche persone disabili e anziani, e l’epilogo poteva essere certamente più drammatico.
Questi episodi ormai ripetuti, per tutelare l’incolumità dei cittadini di Ferrandina, mi portano a chiede di avviare un’azione più determinata, capace di contrastare questi fenomeni.
Esprimo il mio disagio di fronte a quanto registrato più volte nella nostra cittadina sull’acuirsi di fenomeni che stanno minando la sicurezza dei cittadini, portando Ferrandina a diventare una città meno sicura.
La presenza di queste persone senza fissa dimora preoccupa e si accentua il timore che favorisca l’arrivo di ulteriori presenze, scatenando ulteriori episodi di questo genere. Sono necessari maggiori controlli sull’identità di queste persone, nonché sul loro stato di salute. L’ amministrazione deve assicurarsi che le cooperative eseguano i dovuti accertamenti sulla condizione mentale delle persone accolte, e che vi sia un controllo serrato sulla loro circolazione, é inammissibile che questi ultimi siano liberi di bivaccare ubriachi o sotto effetto di altre sostanze, perché nei casi peggiori si va ben oltre ciò che é accaduto ieri sera. Tocca precisare che l’Amministrazione, probabilmente accecata da questioni meramente ideologiche, ha sottovalutato tutti questi fattori, e ciò che é accaduto si poteva evitare se la permanenza di queste persone fosse opportunamente gestita e vigilata. Le negligenze, il disinteresse, i mancati controlli e la cattiva gestione, hanno esposto i cittadini ad un grave pericolo, sia questo un segnale di allarme affinché la situazione cambi e subito.
Una città a dir poco indifesa che si trova a fare i conti con la paura di una convivenza sempre più difficile con gli extracomunitari, i quali durante il giorno e la notte vagano per le vie del centro in gruppo.
É ora di mettere da parte il buonismo e la solita storia che queste persone disperate scappano da una guerra, atti di terrorismo come questo dimostrano che l’ unica guerra la portano in casa nostra, oramai anche nei piccoli comuni la situazione diventa sempre più grave ed insostenibile.
Le regole vanno rispettate da tutti, migranti compresi, a prescindere che scappino dalla guerra, le loro motivazioni prescindono dal rispetto delle regole a cui tutti siamo tenuti , in nessun modo atti di questo genere sono giustificabili.
I nostri nonni e I nostri padri ci hanno consegnato un paese civile, nonché la grazia di vivere liberi, é inammissibile che qualunque forma di libertà quale può essere quella di culto, come in questo caso, sia minata dalla presenza di “ospiti intolleranti”. É opportuno fermarsi di fronte alle pseudo ideologie o alle convenienze elettorali e pensare alla sicurezza dei cittadini, questa prescinde da logiche di destra o sinistra.
Quando si verificano episodi come quello di ieri sera, con individui che aggrediscono i nostri cittadini, è il caso di lanciare un grido d’allarme, non possiamo permettere che Ferrandina diventi il “Far West”.
Esprimo la mia vicinanza ai cittadini, ed in modo particolare alla famiglia del defunto, per questo ennesimo episodio di violenza. Credo che oggi le Istituzioni debbano assumersi la responsabilità di quanto accaduto, ma soprattutto dei possibili risvolti futuri.