Mentre i sindacati Cgil, Cisl e Uil non perdono occasione per sottolineare agli operai forestali ed ex Saap che sono fortunati ad avere questo lavoro così com’è, il Sifus non perde occasione per ricordare ad operai forestali ed ex Saap che, poiché hanno la brutta abitudine di mangiare tutti i giorni dell’anno, devono conquistarsi il diritto a lavorare con contratti a tempo indeterminato.
E’ partito nella mattinata di martedì 19 dicembre da questa analisi il presidio organizzato dal Sifus davanti alla Regione Basilicata per rivendicare diritti concreti e contratti di lavoro stabilizzato come in Calabria e Sardegna.
A gennaio 2024 il Sifus consegnerà una proposta di riforma del comparto forestale ed ex Saap al Presidente Bardi e ai Gruppi Consiliari.
La proposta fa sistema tra patrimonio boschivo, territorio, ambiente, turismi e lavoro e punta alla stabilizzazione in due step: passaggio a 180 giorni il primo anno e contratto a tempo indeterminato il successivo.
La consegna della proposta, che in ogni caso, verrà depositata in Consiglio Regionale per essere discussa attraverso alcuni Consiglieri che già si sono dimostrati disponibili, verrà accompagnata da una serie di azioni di lotta che potrebbero sfociare in una manifestazione di massa tra marzo ed aprile.
All’iniziativa erano presenti oltre che una nutrita rappresentanza di operai forestali ed ex saap, il Segretario Generale, Maurizio Grosso, il Segretario Nazionale B.A., Lino Masi, il Segretario Regionale, Domenico Sodo, il Segretario Regionale dei CUB, Tonino Innocenti e il responsabile all’Organizzazione, Antonio Vitucci.