Nella giornata di giovedì 21 dicebre l’azienda Stellantis di Melfi ha comunicato alla Fiom Cgil di Basilicata, telefonicamente, la disinstallazione della pressa n° 12 D nell’unità “plastica”, precisando che tale rimozione non avrebbe comportato nessuna perdita di matricole attualmente stampate e prodotte nel reparto di Melfi e che non ci sarebbe stato nessun aumento di esubero da un punto di vista occupazionale.
“La Fiom Cgil di Basilicata, insieme ai delegati Rsa Stellantis – afferma la segretaria generale Giorgia Calamita – considerano molto grave quanto
accaduto oggi per i seguenti motivi: la comunicazione non può avvenire a mezzo telefonico, in quanto su temi delicati come l’organizzazione del lavoro è necessario fare approfondimenti e intervenire su eventuali problemi che ne
potrebbero derivare. Riteniamo che non sia possibile pensare che a fronte di modiche agli impianti e all’organizzazione del lavoro l’azienda in maniera unilaterale proceda senza alcun confronto con il sindacato che rappresenta i lavoratori.
La nostra preoccupazione – aggiunge – è che, a fronte di una trasformazione della fabbrica verso la produzione elettrica, non si mantengano gli impegni assunti della tenuta occupazionale. Non siamo disposti a subire ulteriori riduzioni occupazionali. La Fiom ha posto a tutti i tavoli sull’automotive, sia nazionali che regionali, la centralità del lavoro e dell’occupazione affinché la transizione energetica e tecnologica non avvenga a scapito del paese e dei lavoratori.
In conclusione chiediamo all’ azienda Stellantis di Melfi di convocare un incontro urgente specifico dell’ unità “plastica” perché non consentiremo in alcun modo la riduzione della fabbrica.
La Fiom Cgil, insieme ai suoi delegati, non consentirà che durante la chiusura natalizia ci siano sorprese in termini occupazionali ma soprattutto chiede che si faccia chiarezza sul futuro di
tutta l’ area industriale di Melfi, pertanto siamo pronti a lottare per garantire i diritti dei lavoratori. Al rientro svolgeremo assemblee per coinvolgere i lavoratori e definire le azioni sindacali necessarie”