Proposta per attività di parentato con l’Australia del Sud: dinamiche, fasi, ruoli
Proposta
L’idea è quella di mettere in piedi un progetto il cui fine è di sviluppare un prodotto tecnologico in grado di monitorare fattori critici ambientali di una determinata area di paticolare interesse per le parti coinvolte, ossia Basilicata e Sud Australia. In questo modo si verrà a creare un gruppo di lavoro internazionale che garantirà scambio di conoscenze, integrazione etnica, cooperazione, raggiungimento di obiettivi comuni.
Dinamiche e Ruoli
La proposta ha come base una o più attività in cui è abbastanza tangibile la flessibilità con cui i vari soggetti interagiscono tra loro, risultando interlacciate da ogni punto di vista.
Le università ed i centri di ricerca metteranno a disposizione il patrimonio culturale scientifico costituito per lo più da PhD, garantendo loro una giusta collocazione per ciò che concerne le loro attività di ricerca. In questo modo potranno programmare in modo mirato le attività dei dottorandi di ricerca: in particolare l’università della Basilicata avrà la possibilità di imporsi come leader nella ricerca nel campo del monitoraggio ambientale (ruolo che le compete) e potrà inoltre potenziare il suo prestigio tramite attività congiunte con l’università ed i centri di ricerca del Sud Australia.
(anche sud austr.)
I centri di ricerca come il CNR, oltre che avere parte attiva nella ricerca e innovazione, potranno fornire ai PhD le competenze necessarie per poter creare dei collegamenti tra ricerca e imprenditoria.
Il ruolo delle aziende sarà quello di gestire il patrimonio culturale scientifico, anche interno alle aziende stesse, assemblando le varie competenze al fine di progettare e creare a livello pratico un prodotto (o più) prototipato ed i servizi annessi. Tutti i soggetti partecipanti alle attività (il cui fine è quello appena esposto) svilupperanno competenze specifiche che permetterà loro attività future in quanto ci sarà il bisogno (qualora il prodotto/i entri nel mercato) di installare, supervisionare, gestire e innovare la tecnologia sviluppata.
Questo permetterà, inoltre, la possibilità di creare degli Spin-off: in questo le aziende agiranno da “propulsori”, trasmettendo una mentalità imprenditoriale per lo più ai soggetti che escono dagli ambienti della ricerca.
In quest’ottica aziende, enti di ricerca ed università saranno proprietari del prodotto prototipato (o anche brevettato) sviluppato unendo le loro sinergie.
Le varie attività il cui fine è quello appena esposto saranno accompagnate da meeting tra i soggetti partecipanti del Sud Australia e della Basilicata, durante i quali si definiranno i programmi attuativi, i tempi, lo stato dell’arte dei lavori, i vari gruppi di lavoro, e tutto ciò che concerne l’attività di collaborazione.
Gli enti pubblici e governativi saranno gli usufruitori dei servizi derivanti dal/i prodotto/i sviluppato/i da questa sinergia, potendo quindi disporre di una soluzione unica e innovativa che magari potrà essere sfruttata anche da enti interregionali e internazionali.
Questa proposta induce per inerzia anche ad obiettivi che trascendono da quelli prettamente economici e di ricerca.
Con essa, infatti, tutti i soggetti lucani hanno la possibilità di sviluppare una forte integrazione etnica e interscambio culturale internazionale, obiettivo che l’intera società italiana si prefigge di raggiungere.
La proposta può essere schematizzata nei due diagrammi presenti nel documento:
In questo diagramma sono descritte le dinamiche e le congiunzioni tra i soggetti lucani e sud australiani che saranno coinvolti nel progetto di cooperazione, tutte finalizzate alla produzione di un prodotto e/o servizio stabiliti nel progetto.
Sintetizzazione della struttura di un progetto tecnico con estrapolazione dei possibili ruoli e benefici attribuibili ai soggetti coinvolti (lucani e sud australiani).
Luca Braia, Componente del Direttivo Createc